La convenzione quadro tra Regione Lombardia e Regione Emilia-Romagna per la collaborazione in caso di eventi comportanti rischio nucleare, biologico, chimico e radiologico (NBCR) durante il periodo di svolgimento dell’Expo, è oggetto di una interrogazione alla Giunta presentata da Galeazzo Bignami, primo firmatario, ed Enrico Aimi (Fi).
Nel quadro dell’intesa, spiegano i consiglieri, “le due Regioni si impegnano a mettere a disposizione le strutture sanitarie specializzate nella gestione di eventi NBCR, le attrezzature di decontaminazione, i dispositivi di protezione individuale e gruppi di operatori”. Nello specifico, “la Lombardia ha allestito tre squadre costituite da 6 operatori ciascuna (con sede in Milano, Como e Pavia), per una disponibilità complessiva di circa 80 operatori, mentre l’Emilia-Romagna ha approntato due squadre costituite da 3 operatori ciascuna dell’area omogenea Romagna e due squadre di 3 operatori ciascuna dell’area omogenea Emilia Est, per una disponibilità complessiva di circa 65 operatori”.
Bignami e Aimi chiedono quindi alla Giunta regionale “secondo quali modalità e criteri abbia provveduto alla selezione degli operatori (infermieri) e se sia prevista anche la presenza di personale medico”. Domandano infine “chiarimenti in merito alle credenziali lavorative, alle esperienze e alle qualifiche possedute dagli operatori selezionati e in merito a quali strutture sanitarie ritenga attrezzate e specializzate a fronteggiare la gestione di eventi NBCR”.
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(lg)