Ambiente e territorio

Fdi: più impegno contro la siccità

Lo chiede una risoluzione a prima firma di Giancarlo Tagliaferri: è importante evitare trovarsi a dover scegliere quale domanda di acqua soddisfare prioritariamente: se quella della costa, con le numerose attività turistiche legate al mare, o quella dell’entroterra, sempre a rischio di spopolamento

Più impegno per contrastare la siccità.

A chiederlo è Fratelli d’Italia in un’interrogazione a firma Giancarlo Tagliaferri (primo firmatario), Marta Evangelisti e Luca Cuoghi.

“Il problema della siccità attanaglia in maniera sempre più preoccupante tutta l’Europa (in particolare il nostro Paese, la Germania, la Spagna e la Francia)”, spiegano i tre consiglieri per i quali “di fronte a dati allarmanti sui livelli dei principali fiumi e laghi italiani e al significativo deficit di piogge cumulate nei mesi da ottobre 2022 a febbraio 2023 (- 21% sulla media del trentennio 1991-2020), il Governo ha annunciato all’inizio di marzo 2023 che emanerà un decreto legge per nominare un commissario straordinario ed adottare delle semplificazioni normative al fine di attuare un piano idrico straordinario nazionale nel quale verranno definiti e programmati gli interventi prioritari per contrastare la crisi idrica, d’intesa con le Regioni e gli Enti territoriali e si aggrava progressivamente riduzione della capacità degli invasi a causa del naturale processo di interramento dovuto all’accumulo di materiali inerti (limo e ghiaia). Attualmente gli invasi principali della nostra regione riescono a contenere meno della metà del volume d’acqua che raccoglievano all’inizio”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere all’esecutivo regionale “se intenda sostenere gli Enti di governo d’Ambito nell’attuazione delle linee di pianificazione e della relativa programmazione degli interventi, che necessitano di congrui finanziamenti pubblici, per non gravare in misura eccessiva sull’articolazione tariffaria e quindi sugli utenti e se ritenga altresì necessario attivare strategie di medio e lungo periodo di contrasto alla scarsità d’acqua, valutando il più presto possibile anche la reale fattibilità di interventi strutturali che da un lato aumentino la capacità di raccolta delle acque meteoriche, tramite la creazione di nuovi invasi, grandi o piccoli, eventualmente utilizzando anche cave dismesse come già avviene in altre regioni, e dall’altro favoriscano lo sviluppo di sistemi innovativi di approvvigionamento idropotabile tramite la realizzazione di impianti di potabilizzazione di acque dolci da falde superficiali poco pregiate, in particolare lungo le valli in prossimità delle zone costiere, e di impianti di potabilizzazione di acqua marina, mediante dissalazione, anche sfruttando le opportunità di alimentazione con fonti energetiche rinnovabili”.

Poi ancora: “La Regione ritiene opportuno istituire quanto prima un tavolo regionale con gli Enti di Governo degli Ambiti Territoriali Ottimali per individuare le priorità di intervento in vista del piano idrico straordinario nazionale che il Governo intende avviare presto, come preannunciato all’inizio di marzo e sul quale le Regioni saranno chiamate ad esprimere l’intesa?”.

(Luca Molinari)

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