Fabio Bergamini (Lega) interroga la Giunta per sapere “quali siano i programmi di ristrutturazione aziendale dell’istituto bancario Bper per la provincia di Ferrara e quali saranno, al termine di questo processo ormai avviato, le filiali che rimarranno attive sul territorio”.
Il consigliere, inoltre, chiede di “mantenere attivo un servizio bancomat nelle periferie e di convocare un incontro con i vertici del gruppo Bper in sede regionale, per spiegare il progetto di riorganizzazione che sta creando evidenti disagi ai cittadini”.
“Da alcuni anni -riferisce il leghista- il gruppo Bper ha avviato un processo di riorganizzazione degli sportelli che sta riguardando indistintamente aree urbane e periferiche del ferrarese. Nel giro di quattro anni dall’acquisizione della Cassa di risparmio di Ferrara da parte di Bper, infatti, le filiali sono passate da 55 a 28. Prima della pandemia è stato chiuso lo sportello di Scortichino. Analoga sorte ha riguardato lo sportello di Serravalle e successivamente si è appreso della chiusura annunciata della filiale di Bosco Mesola. Sono relativi al 2022, inoltre, i progetti di superamento delle filiali di Pontelagoscuro, San Martino, dei punti bancari di corso Martiri e via Modena nonché delle filiali di Voghiera, San Giuseppe di Comacchio e Ostellato”.
“La chiusura o la riduzione di portata di molti degli sportelli attivi fino a qualche tempo fa -conclude Bergamini- rischia di impoverire i servizi presenti sul territorio ferrarese. Non è chiaro, infine, il tema della ricollocazione del personale delle filiali che verranno chiuse o ridimensionate”.
(Lucia Paci)