Infrastrutture e trasporti

Ok da commissione Trasporti a nuovi canoni per lavori che interessano le linee ferroviarie

In commissione Territorio passa il Regolamento che uniforma le procedure e le tariffe dovute alla Regione. Si passa da 270mila a 560mila euro l’anno, risorse da impegnare per la tecnologia e il miglioramento del servizio

Ha avuto parere favorevole il “Regolamento per la disciplina dei canoni dovuti alla Regione Emilia-Romagna per l’occupazione delle aree coinvolte dagli attraversamenti e dai parallelismi di linee ferroviarie di proprietà regionale, affidate in concessione al gestore dell’infrastruttura ferroviaria regionale”. La nuova disciplina vuole uniformare, come ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture e trasporti, Andrea Corsini, una “situazione cristallizzata da anni e proporre una tariffa unica dei canoni”. In passato, le ferrovie regionali incassavano 260mila euro l’anno, oggi recupereranno risorse per 560mila.

Il parere è stato espresso dalla commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Stefano Caliandro.

La Regione ha sottolineato che i canoni si riferiscono alle interferenze e agli attraversamenti di sottoservizi della rete ferroviaria regionale (ad esempio, cavi della telefonia o fognature). I 323 chilometri di Fer in passato avevano gestioni separate e canoni di occupazione differenti. “Il Regolamento- ha affermato Corsini- vuole riordinare sotto una sola procedura la gestione degli attraversamenti attraverso convenzioni con Fer per la gestione dei servizi e la corresponsione dei canoni. Questo regolamento è in approvazione in Assemblea. Tra l’altro, è previsto l’obbligo di impegnare le risorse (560mila euro l’anno), circa il doppio di prima, per il miglioramento tecnologico o in quello del servizio di Fer”.

Il consigliere Michele Facci (Lega) ha giudicato “positivo il raggiungimento dell’uniformità. Alcune linee come quella di Portomaggiore o di Vignola, la Ferrara-Codigoro o la Parma-Suzzara presentano frequenti disservizi. I nuovi valori porteranno un aumento di circa 300mila euro. Sarebbe stato opportuno avere una ricognizione di cosa è stato fatto negli anni su queste linee che hanno potuto contare su 270mila euro l’anno”.

(Gianfranco Salvatori)

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