Scuola giovani e cultura

Assemblea, Festa Liberazione. Inaugurata la mostra “Resistenza: la parola dell’Arte”

La mostra artistica, curata da Sandro Malossini, è stata inaugurata dalla presidente dell’Assemblea, Simonetta Saliera, e dalla presidente dell’Anpi di Bologna, Anna Cocchi

Successo di pubblico per il taglio del nastro di “Resistenza: la parola dell’Arte”, la mostra artistica curata da Sandro Malossini e realizzata nei locali dell’Assemblea legislativa regionale. Inaugurata ieri sera dalla presidente dell’Assemblea, Simonetta Saliera, e dalla presidente dell’Anpi di Bologna, Anna Cocchi, “Resistenza: la parola dell’Arte” è il contributo del Parlamento regionale alla celebrazione del 74° anniversario della Liberazione.

Più di cinquanta opere, fra disegni, pitture e sculture, realizzate dagli anni quaranta a oggi, ripercorrono attraverso l’ingegno di tanti artisti uno dei momenti più forti d’identità patriottica e di sacrificio per la  libertà di tutti come fu la Resistenza. Gli anni che si conclusero con la sconfitta del nazifascismo lasciarono un segno indelebile nelle coscienze di molti artisti.  Dai disegni di satira,  come quelli usciti dalla mano di Tono Zancanaro o di Mino Maccari, a quelli di un forte realismo realizzati nel 1944 da Renato Guttuso o ancora a quelli eseguiti da Leone Pancaldi in un lager nazista, alla pittura di Aldo Borgonzoni che affida la sofferenza alla deformazione dei corpi e dei volti, ad Armando Pizzinato che ferma l’attimo prima della fucilazione nei volti dei condannati, e ancora le angosce dei corpi ritratti da Sughi, da Cappelli, da Ilario Rossi o da un Dino Boschi che pare aprire la sua pennellata al mondo baconiano delle trasfigurazioni. Sebastian Matta, Morire per amore, 1967, grande opera dedicata alla morte di Che Guevara. Altre figure e altri drammi raccontati da Filippo Albertoni, Xavier Bueno con il suo prigioniero a mani alzate, un insolito Bepi Romagnoni ancora legato alla figurazione di matrice realista come pure un condannato ritratto dalla mano felice di Ernesto Treccani.

Nucleo centrale dell’esposizione è costituito da una serie di opere risultate vincitrici nei concorsi di pittura organizzati da alcune amministrazioni comunali della regione e altre opere provengono da musei e associazioni partigiane dell’Emilia-Romagna.

Tanti ancora i nomi degli artisti che sono stati raccolti in questa mostra a testimonianza di quanto la Resistenza sia stata non solo un sentimento ma una scelta di vita, vita tante volte, troppo spesso, spenta da forze nemiche della libertà, dell’uguaglianza, della pace. Si scoprono così il disegno preparatorio di Arnaldo Pomodoro per il monumento ai partigiani di Modena di proprietà della Fondazione Arnaldo Pomodoro  e le molte altre realizzate, fra queste:  la “Deposizione” del 1997 di Carlo Mattioli, la “Piccola apocalisse”, del 1965 di Giuseppe Ferrari; “Tortura” del 1961 di Luciano Leonardi.

Un omaggio all’artista Mario Nanni, partigiano della brigata Stella Rossa, che oggi, all’età di novantasette anni, partecipa a questo evento con una piccola mostra monografica dedicata al tema della Resistenza, tema che dai primi anni cinquanta ha affrontato più volte fino agli ultimi lavori degli anni ottanta.

La mostra è visitabile fino al 20 maggio in viale Aldo Moro, 50 nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 18.

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