Scuola giovani e cultura

Fi: chiarezza sulle cooperative a supporto del servizio scolastico nel bolognese

La risposta della giunta: c’è stato anche un accordo con i sindacati per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle relative condizioni retributive

“Come giudica la Regione l’operato dell’Unione dei comuni Valli del Reno e Samoggia nella procedura di accreditamento per le cooperative che svolgono supporto scolastico?”.

Questo il quesito principale che Forza Italia rivolge all’esecutivo regionale sull’affidamento dei servizi educativi, soprattutto rivolto ai soggetti più fragili, svolto dall’unione di comuni della provincia bolognese.

Informando di come sia stata scartata l’offerta concorrente, “pur risultando maggiormente vantaggiosa in termini di qualità e prezzo per la stazione appaltante”, Forza Italia denuncia come “ai lavoratori, circa 120, che svolgevano la medesima funzione negli anni passati, pare sia stata sottoposta un’offerta economica molto inferiore all’attuale e di durata pari solo al periodo scolastico”.

Da qui gli ulteriori quesiti posti alla giunta regionale: “Se non ritenga svilente una così diversa contrattualistica per gli operatori delle scuole e se queste modalità di aggiudicazioni possano mettere a rischio la continuità educativa e didattica o ne possano pregiudicare la qualità”.

La Giunta ha chiarito che l’appalto, di durata quinquennale e di costo sui 10 milioni di euro, “ha privilegiato in sede di aggiudicazione l’offerta tecnico-qualitativa rispetto al mero costo ed è stata preceduta da un accordo sindacale locale per il rispetto dei parametri di base del lavoro impiegato, per la continuità lavorativa e il riconoscimento dei livelli retributivi determinati dal contratto nazionale”.

Nonostante sia stato garantito il principio di continuità, l’esecutivo regionale informa di come solo una parte del personale già in servizio ha accettato di transitare nel soggetto aggiudicatario dell’appalto. Nonostante ciò, il vincitore si è impegnato nel reperimento del personale necessario per fornire il servizio e ha accettato la stabilizzazione del personale a tempo determinato dopo 90 giorni.

“Al momento -conclude la giunta- non vi sono condizioni minime di intervento per pianificare norme di accreditamento generali, ma continueremo a vigilare affinché i principi sottoscritti nel Patto per il lavoro e per il clima, compresa la clausola sociale nel cambio degli appalti, venga rispettata”.

Forza Italia si è detta soddisfatta delle risposte ottenute e, sollecitando un patto su disabilità e natalità, ha invitato a considerare il tema della disabilità “in maniera globale e complessiva in quanto facente parte dei servizi fondamentali che non possono non essere erogati ma che, a fronte dell’aumento dei costi, potrebbero subire un forte calo qualitativo e la riduzione salariale per i lavoratori coinvolti in tale settore”.

(Luca Boccaletti)

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