Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) interviene sulla decisione dei soci pubblici di BolognaFiere di conseguire la maggioranza, e quindi il controllo della società, attraverso una serie di conferimenti immobiliari chiedendo alla Giunta regionale di chiarire come si concili il controllo pubblico, attento alla tutela dell’occupazione e delle condizioni dei lavoratori, con il piano industriale dell’Ente fieristico, che contempla esuberi e risparmi anche sui costi del personale.
Il piano industriale di BolognaFiere – si legge nell’interrogazione presentata in Regione – contempla per il triennio 2017-2019 una riduzione consistente dei costi del personale e delle ore di lavoro. Si tratta – sostiene la consigliera – di un piano che colpisce duramente i redditi dei lavoratori e che, pertanto, appare in antitesi con la strategia dei soci pubblici di garantirsi il controllo dell’Ente fieristico nell’obiettivo di massimizzare l’interesse generale.
Piccinini, pertanto, chiede alla Giunta regionale “se condivida il piano industriale; in caso contrario, chiede se intenda partecipare al controllo pubblico di BolognaFiere con l’obiettivo di cambiare il piano per renderlo compatibile con le esigenze di tutela dell’occupazione e del lavoro”. Infine, domanda “se l’aumento di capitale in BolognaFiere operato dalla Regione sia realmente finalizzato all’integrazione fra le fiere regionali o se, invece, rientri nella strategia di acquisizione del controllo dell’ente fieristico da parte dei soci pubblici”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)
(Luca Govoni)