La Regione intervenga per tutelare i lavoratori della Fiera di Bologna alle prese con le conseguenze economiche del lockdown. A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Silvia Piccinini (5s), che critica la scelta unilaterale dell’Azienda, comunicata in modo inatteso ai rappresentanti dei lavoratori, di disdettare unilateralmente il contratto integrativo di lavoro, riducendo quindi sia facoltà sia indennità accessorie così da ridurre ulteriormente i redditi dei dipendenti”. Per Piccinini “è fondamentale assicurare adeguata liquidata alla Società, per consentirle sia di garantire gli impegni contratti con i lavoratori, a cominciare dal regolare pagamento dello stipendio, sia di affrontare il percorso per la ripartenza e il nuovo posizionamento in un quadro che per il settore fieristico può essere modificato in misura significativa dagli effetti economici della pandemia”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se e come intenda contribuire, unitamente agli altri soggetti della governance aziendale e in particolare ai partner pubblici, al superamento delle condizioni di criticità di BolognaFiere, comprese eventuali esigenze di liquidità; se intenda richiedere a BolognaFiere, anche in ragione del proprio ruolo come partner pubblico della compagine societaria, di ritirare la disdetta unilaterale del contratto integrativo, procedendo, quindi, a un confronto preventivo con lavoratori e sindacati e se intenda farsi promotrice di confronti interistituzionali, a partire dal governo nazionale, per affrontare congiuntamente le prospettive di sviluppo del sistema fieristico regionale, come volano della ripartenza”. “
28 Settembre 2020
Fiera Bologna. Piccinini (M5s): la Regione intervenga a difesa dei lavoratori
La consigliera denuncia come, a seguito della crisi da Coronavirus, l’expò petroniano abbia disdettato l’integrativo aziendale
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28 Settembre 2020