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Fondazione ER vittime reati. Fdi interpella la Giunta in merito all’indagine sulla Direttrice

Il gruppo di Fratelli d’Italia interpella la Giunta sull’opportunità di mantenere in carica l’attuale direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati, che risulterebbe indagata ad Ancona per false dichiarazioni nell’ambito dell’inchiesta sugli affidi illeciti in Val d’Enza

“Quali sono le valutazioni della Giunta in merito all’opportunità della permanenza in carica della direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati fino a quando il procedimento penale sulla sua persona sarà pendente, a prescindere da quale sarà l’esito decisionale all’interno dell’Assemblea dei soci e, in caso di votazione, quale sarà la posizione della Regione?”.

Lo chiede il Gruppo assembleare di Fdi in una specifica interpellanza alla Giunta dopo alcune informazioni stampa secondo cui la direttrice della Fondazione risulterebbe indagata presso la Procura di Ancona per “false dichiarazioni nell’ambito dell’inchiesta sugli affidi illeciti in Val d’Enza” si legge nel documento presentato da Marco Lisei (primo firmatario), Michele Barcaiuolo e Giancarlo Tagliaferri.

Il capogruppo Lisei, nell’atto di sindacato ispettivo presentato, ricorda come la Fondazione sia stata costituita nel 2004 e ne facciano parte in qualità di soci la Regione Emilia-Romagna, le Province e i Comuni capoluogo. “Compito di tale ente- ricordano gli esponenti di Fratelli d’Italia- è quello di poter intervenire con rapidità, senza dover affrontare i vincoli burocratici tipici della pubblica amministrazione, di fronte a emergenze, spesso drammatiche, delle vittime e dei loro famiglie pur mantenendo l’intervento nell’area della responsabilità pubblica”.

Per Lisei, Barcaiuolo e Tagliaferri, poi, “non può essere ignorato che la direttrice della Fondazione vittime di reati ricopra la posizione di indagato all’interno di un procedimento penale e, quindi, essa stessa possa aver creato delle potenziali vittime qualora le ipotesi di reato dovessero trovare conferma in sede dibattimentale”.

Stante le specificità della figura della Direttrice, nominata nel 2018 su proposta della Regione a seguito di bando pubblico, Lisei e i suoi colleghi parlano esplicitamente di “precisa responsabilità politica in capo alla Giunta e al presidente in merito al funzionamento della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia, sottolinea poi come, “proprio in ragione del ruolo ricoperto anche all’interno del Tribunale dei Minori di Bologna a seguito e nel corso dei fatti occorsi a Bibbiano, pareva quantomeno inopportuno e in conflittualità di ruoli il duplice incarico della Direttrice, come peraltro dimostrato nel corso dell’audizione nella Commissione speciale d’inchiesta regionale”.

Lisei chiede quindi alla Giunta “se, alla luce del procedimento penale in corso che coinvolge la Direttrice,

s’intenda affrontare la questione all’interno dell’assemblea dei soci della Fondazione o come s’intenda procedere” e “per quali ragioni non ci sia stato alcun approfondimento o istruttoria in merito al mancato rinnovo della medesima nell’incarico presso il Tribunale dei Minori di Bologna nonché per quali ragioni non si sia neppure ritenuto di chiedere alla medesima conto di ciò”.

 

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