Imprese lavoro e turismo

Fondazione Italia-Cina: l’Emilia-Romagna protagonista a sostegno delle aziende

La commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini ha dato parere favorevole alla riforma che prevede la presenza della Camera di Commercio italo-cinese nell’ente

La Camera di Commercio italo-cinese entra nella Fondazione Italia-Cina. Si rafforza così la collaborazione per lo sviluppo dei rapporti economici, commerciali, industriali, agricoli, finanziari e culturali tra l’Italia e la Cina. Obiettivo? La raccolta e la diffusione mediante circolari, pubblicazioni o altri mezzi divulgativi di notizie e informazioni sulle leggi e sulle norme che regolano gli scambi fra i Paesi interessati, sulla legislazione commerciale, industriale e amministrativa di interesse per gli operatori, sulle disposizioni valutarie e su quelle che regolano i trasporti e il turismo e su ogni altro argomento di carattere economico e culturale di interesse per un proficuo scambio istituzionale. Un rappresentante della Regione Emilia-Romagna sarà nominato nel consiglio di amministrazione della Fondazione.

Lo prevede la proposta di modifica dello statuto della Fondazione Italia-Cina su cui oggi la commissione Politiche Economiche presieduta da Manuela Rontini ha dato parere favorevole trasferendola all’Assemblea legislativa per il voto finale.

“La presenza della Camera di commercio cinese aumenta il tipo e la qualità dei servizi che vengono offerti dalla Fondazione, in primo luogo aumentando le informazioni che sono messe a disposizione delle nostre imprese. L’Emilia-Romagna è l’unica Regione che fa parte del cda della Fondazione e la seconda dopo la Lombardia per esportazioni in Cina. Quanto stiamo facendo è molto importante per il nostro territorio e la nostra Regione si conferma al passo con i tempi”, spiega la relatrice di maggioranza Silvia Zamboni (Europa Verde) che ricorda come nel corso dell’audizione sia emersa la necessità che il rapporto annuale della fondazione sia messo a disposizione dei consiglieri regionali e che in tal senso verrà presentato un ordine del giorno in Assemblea.

Inoltre, un ordine del giorno e un emendamento, proposti da Stefano Bargi (Lega) e sottoscritti da Silvia Zamboni, chiedono l’introduzione della clausola valutativa della legge. Bargi ha ringraziato Zamboni per la sensibilità dimostrata nel recepire alcuni dei suggerimenti emersi nel corso dell’udienza conoscitiva anche da parte del centrodestra. “Bisogna che si tenga più aggiornata l’Assemblea legislativa sulle attività della Fondazione”, sottolinea il leghista.

Fra i gruppi consigliari presenti in commissione hanno votato a favore Pd, Lista Bonaccini, ER Coraggiosa, Europa Verde, Lega, Rete civica, mentre si è astenuto Fratelli d’Italia.

(Luca Molinari)

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