Scuola giovani e cultura

Castaldini (Fi): potenziare le azioni per integrare i cittadini ucraini fuggiti dalla guerra

Presentata un’interrogazione in commissione Cultura. L’assessore Colla: “Rafforzati percorsi di accesso ai servizi territoriali, ai centri per l’impiego, ai servizi socio sanitari. In totale presi in carico 369 cittadini ucraini”

Potenziare le azioni per accogliere i cittadini ucraini sfollati e spiegare quali azioni sono state attuate per intercettare la popolazione ucraina stabilitasi in Emilia-Romagna da marzo 2022 per informarla di tutte le possibilità formative disponibili. Lo chiede con un’interrogazione Valentina Castaldini (Forza Italia) che in commissione Cultura (presieduta da Francesca Marchetti) ha ricordato come “la Regione abbia attivato percorsi di formazione realizzati dagli enti accreditati propedeutici all’attivazione di contratti di lavoro, i cui percorsi sono stati estesi alle persone sfollate dall’Ucraina a fronte di impegni di spesa per 473.930 euro”.

“In base ai dati forniti dalle prefetture dell’Emilia-Romagna -ha ricordato la consigliera- al 25 luglio 2022 sono arrivati in Emilia-Romagna 27.585 sfollati Ucraini, di cui 16.463 maggiorenni, circa 4.300 nella provincia di Bologna. Di questi sono circa 2.300 quelli ospitati in centri di accoglienza straordinaria, la restante parte è inserita in un sistema di accoglienza diffusa e in autonoma sistemazione. Dall’1 marzo dello scorso anno, sono stati attivati 34 progetti contenti solo interventi di alfabetizzazione di lingua italiana, con 85 edizioni di corsi realizzati, a cui hanno partecipato a livello regionale 476 profughi ucraini, di cui solo 30 nell’ambito territoriale di Bologna”.

Fatta questa premessa Castaldini chiede alla giunta “se reputa soddisfacente il numero di persone ucraine che sono state inserite in percorsi formativi e se intende prorogare e rifinanziare tali attività formative anche per il 2023, supportandole con adeguate campagne informative”.

“Abbiamo un contesto regionale pronto e accogliente e dobbiamo rispondere all’immigrazione con una formazione e integrazione adeguate”, ha chiuso Castaldini.

Ha risposto l’assessore alle Politiche per il lavoro Vincenzo Colla: “Con lo scoppio della guerra in Ucraina si sono presentate nuove opportunità supportate dall’Unione europea per le politiche di inclusione. Tra i vari progetti sono stati rafforzati percorsi di accesso ai servizi territoriali, ai centri per l’impiego, ai servizi socio sanitari, anche attraverso accompagnamento legale. In totale sono stati presi in carico 369 cittadini ucraini e alle pagine web in lingua, con informazioni utili, ci sono stati 11mila contatti. Sono stati 15 i corsi attivati, di cui 12 per adulti e minori e 3 per persone non udenti. Ai corsi per imparare la lingua italiana hanno partecipato 450 persone mentre a quelli per l’orientamento al lavoro sono stati coinvolti 122 ucraini. Le informazioni sono state divulgate con materiale informativo in lingua e tavoli di coordinamento locali”. “Condivido le sollecitazioni -ha concluso l’assessore- ma sui temi della migrazione sarebbero da cambiare alcune norme nazionali che rischiano di bloccare diversi settori”.

La consigliera si è detta non soddisfatta: “Come si fa ad essere soddisfatti con solo 369 persone prese in carico? Non serve scomodare il governo. Tutto quello che offriamo è il massimo, grazie all’Europa e alle competenze. Ma occorre fare qualche passo in più per il 2023 e serve un dialogo più capillare”.

(Lucia Paci)

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