Nulla di fatto in Assemblea legislativa per la proposta di legge della Lega nord, primo firmatario Stefano Bargi, che chiedeva la modifica della legge regionale 12/2003 (“Norme per l’uguaglianza delle opportunità di accesso al sapere, per ognuno e per tutto l’arco della vita, attraverso il rafforzamento dell’istruzione e della formazione professionale, anche in integrazione tra loro”). L’Aula ha infatti votato a maggioranza un ordine del giorno per il non passaggio al voto del progetto di legge.
Secondo il relatore, Andrea Liverani (Ln), “i finanziamenti concessi a enti, scuole e istituti professionali spesso non tengono in adeguata o minima considerazione, tra gli obiettivi da raggiungere, l’aspetto dell’inserimento lavorativo professionale dei lavoratori”. Per il consigliere occorre inoltre superare la previsione normativa contemplata all’articolo 2, comma 6, della legge regionale, che annovera tra i principi generali il fatto che “la Regione promuove offerte formative in base alle esigenze degli stranieri”. A questo proposito, Stefano Bargi (Ln) sottolinea come “nell’ambito dei percorsi personalizzati si riscontra che quelli dedicati agli stranieri arrivano all’75%, richiedendo proporzionali risorse finanziarie rispetto a quelle complessivamente stanziate, in un quadro economico e sociale non più sostenibile”. Per il consigliere, “occorre, in particolare, erogare risorse ai soli corsi efficaci per il mondo del lavoro, evitando il proliferare di istituti professionali”.
Per Galeazzo Bignami (Fi), “è giusto, oltre ad una azione di verifica, introdurre una modifica in grado di dare una effettiva efficacia ai corsi di formazione”.
Tommaso Foti (Fdi-An) rileva che “ci sono dati contradditori sull’efficacia dei corsi. Ci sono Enti dove abbiamo risultati ottimi, mentre per altri sono fortemente scarsi. Occorre quindi un’azione di verifica puntuale e fondi maggiormente indirizzati”.
Giuseppe Boschini (Pd) sostiene il “pieno diritto dei cittadini stranieri alla formazione: un diritto che è anche fulcro essenziale per la loro integrazione”. Per quanto riguarda poi la legge regionale, “all’interno della normativa la formazione è già vincolata ad una azione di efficacia occupazionale”.
Manuela Rontini (Pd) segnala infine “l’assenza del relatore in sede di commissione, oltre all’assenza di interventi nel merito della proposta da parte dei consiglieri della Lega nord”.
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