Possibile avviare il percorso di fusione dei comuni di Granarolo dell’Emilia e Castenaso senza interpellare i consigli comunali? È quello che si chiede Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forza Italia, che in un’interrogazione scritta alla Giunta porta l’attenzione sulla possibile “unione” dei due comuni della città metropolitana di Bologna. In una lettera spedita alla commissione istituita ad hoc per la fusione, i due sindaci hanno scritto infatti che valuteranno se sottoporre al consiglio comunale il progetto finale di fusione, per la richiesta alla Regione Emilia Romagna di procedere con il referendum. Un’affermazione che, secondo Bignami, prelude a una discrezionalità da parte del sindaco sulla possibilità di coinvolgere o meno il consiglio comunale riguardo alla valutazione delle condizioni per l’avvio dell’iter di fusione. “La partecipazione democratica all’iter funzionale alla fusione– scrive nell’atto il presidente del gruppo assembleare di Forza Italia– è una condizione imprescindibile per avviare questo percorso”.
Per Bignami sarebbe quanto meno “singolare” che il consiglio comunale possa avviare l’iter di fusione senza nemmeno conoscere il progetto finale. “In consiglio siedono esponenti di maggioranza e minoranza democraticamente eletti– scrive l’azzurro- l’esclusione dei consiglieri dalla conoscenza del progetto finale di fusione costituirebbe un grave vulnus democratico”. Il consigliere ha così interrogato la Giunta regionale per sapere se i consiglieri di Granarolo e Castenaso debbano per legge essere informati del progetto sull’unione dei due comuni o se invece l’amministrazione comunale possa avviare l’iter di fusione senza interpellare i rispettivi consigli.
(Marco Sacchetti)