Sul processo di fusione tra Lama Mocogno e Montecreto è intervenuto in Aula Andrea Galli (Fi) per chiedere che sia rispettata la volontà dei cittadini dopo l’esito del referendum. Il 7 ottobre la maggioranza dei cittadini di Lama Mocogno ha votato a favore per la fusione, mentre a Montecreto ha prevalso il no. “Vorrei capire quale sia ora la posizione delle amministrazioni comunali, visto che in altri Comuni della nostra regione il processo si è arrestato davanti alla volontà dei cittadini e proseguire in modo così caparbio e cocciuto fa percepire la volontà politica del partito che siede in consiglio”. Il consigliere ricorda la risoluzione approvata in Aula dove si stabiliva che se in un Comune avesse prevalso il no, il processo di fusione si sarebbe arrestato. “La ratio -spiega Galli- era evitare che i Comuni più grandi si mangiassero quelli più piccoli, per questo dovremmo rispettare la volontà dei cittadini del Comune più piccolo di Montecreto”. Le amministrazioni comunali non sarebbero chiare in merito, secondo il consigliere, e “i cittadini sono preoccupati: i problemi della montagna non si risolvono così, questa non è la strada e, soprattutto, a ridosso delle elezioni”.
L’assessore Emma Petitti chiarisce che “la commissione Bilancio dell’Assemblea ha chiesto la scorsa settimana il parere del consiglio comunale, e il sindaco di Montecreto ha comunicato con propria lettera l’intenzione di non procedere alla fusione”. “Il percorso è chiaro e partecipato”, aggiunge, “come da iter legislativo l’ultimo atto spetta all’Assemblea, ma ci sono tutti gli elementi perché non debba forzare la mano”.
(Francesca Mezzadri)