In Commissione Bilancio dell’Assemblea legislativa sono stati ascoltati i rappresentanti dei Comuni di Malalbergo e Baricella nell’ambito del percorso di progetto di fusione che vede coinvolti i due territori del bolognese.
Monia Giovannini, sindaco di Malalbergo, ha sottolineato il percorso di condivisione fatto con i cittadini e ha spiegato che, trattandosi di territori al confine con la città metropolitana (“già uniti nella tradizione”), appare necessario elaborare linee di sviluppo che facciano ripartire l’economia locale. “Creando questa nuova comunità di circa 16 mila abitanti, avremmo l’opportunità di riqualificare e mantenere i servizi sul territorio, che altrimenti saremmo costretti a delocalizzare lontano dai municipi” ricorda il sindaco. Gli investimenti sarebbero destinati principalmente, oltre che ai servizi, alla riduzione della spesa corrente con la riqualificazione energetica e il miglioramento sismico degli edifici. E il sindaco di Baricella, Andrea Bottazzi, aggiunge: “Negli ultimi anni c’è stato un forte aumento di abitanti nel nostro territorio, e sia per qualità che per quantità di servizi offerti vorremmo riconfermare questo trend anche per le nuove generazioni – e difficilmente avverrebbe se non unissimo le nostre forze”.
Perplessità da parte di Silvia Piccinini (M5s), critica sul fatto che le amministrazioni comunali abbiano “forzato un po’ la mano” sulla positività del processo di fusione anche dedicando una pagina Facebook al progetto. Secondo la consigliera i tempi sarebbero inoltre stati un po’ ristretti visto che solo a marzo scorso il progetto di fusione riguardava tre Comuni. “I cittadini non hanno avuto il tempo di decidere”. Anche Andrea Bertani (M5s) chiede se siano stati fatti incontri partecipativi prima di presentare l’analisi di fattibilità.
I sindaci oltre a dichiarare che “tutti i canali istituzionali sul progetto di fusione sono aperti a tutti, anche al movimento del No che però non è mai intervenuto”, confermano di aver svolto tutte le riunioni e incontri possibili per informare la cittadinanza.
Dubbi anche da Massimiliano Pompignoli (Ln) soprattutto per quanto riguarda l’indebitamento del Comune di Malalbergo (5 milioni di euro) emerso dall’analisi di fattibilità illustrata in Commissione. “Dei 17 milioni di euro di contributi che arriverebbero dalla Regione, il 50% verrebbe usato per entrambi i Comuni: non sembra un matrimonio di interesse?” chiede il leghista, presidente della Commissione. Arriva la replica del sindaco di Malalbergo: “Stiamo già estinguendo il debito contratto in questi ultimi 10 anni e le nostre risorse di spesa corrente sono in forte crescita tanto che, in caso di fusione”, le risorse “andranno comunque a favore di tutti i servizi, anche di Baricella”. “La fusione ci permette di fare operazioni a favore di tutti i cittadini ed essere più vicini alle esigenze della comunità” aggiunge Bottazzi.
Interviene anche Igor Taruffi (Si) che chiarisce che con la fusione il bilancio potrà essere portato in pareggio.
Stefano Caliandro (Pd), relatore di maggioranza, si dichiara “soddisfatto” per questa “opera di semplificazione amministrativa”. “Questa riforma andrà sicuramente incontro alle esigenze dei cittadini e renderà il futuro della nostra pianura ancora più appetibile” dichiara.
(Francesca Mezzadri)