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Partono i corsi per aspiranti tutori volontari di ragazzi stranieri soli

L’attività è organizzata dall’ufficio della Garante dell’infanzia e l’adolescenza della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Anci Emilia-Romagna, il tribunale per i minorenni di Bologna e l’assessorato al Welfare di viale Aldo Moro. La Garante Claudia Giudici: “La figura del tutore è importante non solo per ragioni di natura giuridica, ma perché i minori soli abbiano una figura genitoriale che li aiuti ad affrontare le difficoltà e i problemi che devono superare”

Antonella vuole fare il tutrice volontaria per minori soli perché “voglio essere di sostegno ai minori”. Francesca perché “voglio rendermi utile per la società in cui viviamo dove l’individualismo è troppo forte”. Maia ha scelto di mettersi in gioco per “poter contribuire alla crescita sana di bambini e ragazzi dando loro delle possibilità culturali, lavorative e pratiche”.

Sono alcune delle motivazioni dei 25 cittadini e cittadine che oggi hanno partecipato al primo corso realizzato dalla Garante regionale dei minori Claudia Giudici per “formare” i nuovi tutori volontari, ovvero coloro che, se lo diventeranno, aiuteranno i minori soli non accompagnati, un modo per aiutare queste ragazze e questi ragazzi ad affrontare i problemi della vita. La maggior parte degli aspiranti tutori proviene dalla provincia di Ravenna (8 persone), seguite da quelle di Bologna (5 persone), Parma (4 persone), Rimini (3 persone), Piacenza (2 persone), una persona ciascuna per Reggio Emilia, Modena e Forlì-Cesena.

“La figura del tutore è importante non solo per ragioni di natura giuridica, ma perché i minori soli abbiano una figura genitoriale che li aiuti ad affrontare le difficoltà e i problemi che devono superare”, spiega Giudici.

Il corso per gli aspiranti tutori è composto di otto lezioni che si terranno nelle prossime settimane e vuole formare aspiranti tutori e tutrici volontari/e disponibili ad assumere a titolo gratuito la tutela di minori stranieri non accompagnati e l’obiettivo è accogliere i bisogni formativi dei candidati raccolti dalla Regione Emilia- Romagna per diventare tutori volontari.

La Garante Giudici ha fatto gli onori di casa della giornata che ha visto la presentazione del quaderno “La tutela volontaria- Voci, volti, testimonianze” realizzato a cura dell’Associazione Tutori Emilia-Romagna.

A fare da cornice alla giornata ci sono stati gli interventi di tutori, tutrici e ragazzi che sono già interessati dai percorsi regionali e la presentazione del percorso formativo da parte di Antonella Grazia, settore Diritti dei Cittadini dell’Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, e Matteo Zocca, Program Manager di Anci Emilia-Romagna

I numeri

Nel 2024 in Emilia-Romagna i minori stranieri non accompagnati sono diminuiti del 32% rispetto all’anno precedente. I numeri parlano chiaro: nel 2024 sono stati 1.447 i minori accolti (di cui 653 sono nuovi ingressi), pari al 7,7% del totale nazionale, rispetto ai 1.922 del 2023. L’andamento regionale riflette la tendenza nazionale: nel 2024, in Italia, i minori non accompagnati erano 18.625 contro i 23.226 del 2023. Sono soprattutto maschi i minori accolti in regione, 1.147, a fronte di 300 femmine, mentre la cittadinanza principalmente censita è quella ucraina (38,4%) seguita da quella tunisina (18,4%), egiziana (12,2%), gambiana (7,7%) e albanese (5,9%), quest’ultima in calo rispetto al 2023. Il fenomeno può contare su un sistema di accoglienza e integrazione messo a disposizione dalla Regione e vede coinvolta una rete di tutori volontari appositamente formati ai sensi della legge regionale 47. Bisogna tenere presente che, a partire dal 2021 anno dello scoppio della guerra in Ucraina, fino al 2023 l’aumento dei minori soli era stato caratterizzato da un aumento della presenza di giovani ucraini.

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(Luca Molinari)

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