La Giunta regionale incentivi il consumo di acqua proveniente dall’acquedotto pubblico, in modo da rispondere appieno al concetto di “Km 0” e a quanto si è impegnata a fare con la legge a sostegno dell’economia circolare e per la riduzione della produzione dei rifiuti urbani (16/2015).
Lo chiede Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione, dove segnala che in numerosi locali dell’Emilia-Romagna, ristoranti, pub, osterie, bar, self-service, non è possibile consumare acqua dell’acquedotto pubblico perché i gestori non la propongono, né sono presenti distributori self-service, e che sarebbe anche totalmente assente qualunque informazione circa i locali che, al contrario, consentono il consumo di acqua dell’acquedotto.
La consigliera riferisce inoltre che “il 52,1% degli emiliano-romagnoli, secondo un sondaggio condotto da Aqua Italia, Associazione delle aziende costruttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, beve acqua del rubinetto”.
L’Italia è, tuttavia, – scrive Gibertoni – “il primo paese in Europa nella produzione di acqua minerale con un consumo pro-capite stimato in 192 litri annui, oltre il doppio della media europea”: questo settore – aggiunge – “non conosce crisi”, “i dati 2012, gli ultimi disponibili, indicano, infatti, un aumento della produzione da 12,35 miliardi di litri del 2011 a 12,45 del 2012, con un giro di affari stimato dalle stesse associazioni di categoria di 2,3 miliardi di euro”.
L’esponente dei 5 stelle invita quindi la Giunta a riproporre le campagne di informazione e di sensibilizzazione (“Mappe del consumo” e “Consumabili”), oggi abbandonate o quasi, per incentivare, tra l’altro, il consumo dell’acqua del rubinetto al posto di quella imbottigliata e a sollecitare i gestori degli esercizi a proporre ai clienti, come prima scelta, l’acqua dell’acquedotto pubblico.
La consigliera chiede inoltre all’esecutivo se non ritenga un diritto del consumatore conoscere quali esercizi commerciali diano anche la possibilità di consumare l’acqua proveniente dall’acquedotto pubblico, evidenziandola nei menù e nei listini esposti al pubblico con la medesima visibilità delle altre bevande offerte.
Da ultimo, Gibertoni propone che siano attivate forme di riduzione della tassa sui rifiuti a favore degli esercizi commerciali che, optando per la somministrazione di acqua del rubinetto, hanno una minore produzione di rifiuti come plastica e vetro.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(ac)