Gente in coda “fuori al buio ed al freddo perché l’ambulatorio manca completamente di una sala di attesa”. Alcune persone anche “con le stampelle e con la febbre”. E’ il quadro, ripreso da notizie di stampa, offerto da Giulia Gibertoni del Movimento 5 stelle in un’interrogazione sulla situazione della guardia medica di viale Pepoli a Bologna. Nel punto di accoglienza sono assegnati cinque medici, che possono però turnare uno alla volta, “per mancanza di spazi utili, essendoci un solo studio medico disponibile”; lunedì 31 ottobre scorso, “60 persone erano in fila alle 12.30 di notte, sotto una impalcatura per accedere alla suddetta struttura sanitaria che manca anche di sala di aspetto”.
“Quanto è accaduto- prosegue Gibertoni- non è un evento sporadico”, tenuto conto che il rappresentante di una nota sigla sindacale afferma che capita spesso nelle giornate prefestive perché i pazienti non trovano aperti gli ambulatori di medicina generale nelle ore pomeridiane nei giorni prefestivi e cosi si riversano negli ambulatori di guardia medica.
I medici hanno proposto di fare “più ore di attività senza costi aggiuntivi” in cambio di più spazi ed una sala di attesa. Ma i tavoli di confronto con l’Ausl non hanno finora sortito effetti.
Gibertoni chiede dunque alla giunta regionale “se non ritenga opportuno avviare da subito un monitoraggio delle strutture sanitarie pubbliche regionali per rilevare le strutture che non hanno una relazione appropriata tra il numero dei professionisti che vi operano e la capacità della struttura di permettere a tutti i professionisti di poter svolgere le proprie mansioni lavorative”; se non ritenga infine opportuno “intervenire con immediatezza per risolvere le criticità in essere per l’ambulatorio di guardia medica” di viale Pepoli e di “invitare l’Ausl a ricostruire il tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Marco Sacchetti)