Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): contrastare le uccisioni dei lupi e favorire la convivenza

“Servono progetti concreti per salvare questa specie di straordinaria importanza per la biodiversità”

Contrastare la campagna politico-mediatica contro il lupo e “avviare azioni e progetti concreti che, a partire dai dati reali e dalle evidenze scientifiche su questa specie di straordinaria importanza in termini di biodiversità, consentano alle comunità rurali e alla società regionale di ritrovare la perduta memoria culturale delle modalità di convivenza con questo predatore”.

È il contenuto di una interrogazione alla giunta della consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto). La capogruppo ricorda che di recente “ha avuto particolare risalto, sulla stampa locale e negli ultimi giorni, la notizia di tre puledri di un allevamento nella zona pedecollinare bolognese, uccisi dai lupi” all’interno di una campagna mediatica che tende a demonizzare questo animale. E le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano hanno varato un piano che consente l’uccisione di questa specie. Campagne mediatiche e politiche ampiamente sponsorizzate dalla potente lobby dei cacciatori”. Ma ci sono cittadini, agricoltori e amministratori che ricordano “come la migliore protezione del bestiame in aree dove è presente il Lupo consiste nella corretta messa in campo di tecniche di prevenzione, quali cani da guardiania, ricoveri notturni chiusi, recinzioni elettrificate e altre strategie innovative”.

Secondo Giulia Gibertoni “l’uccisione illegale rimane ancora oggi la principale causa di morte del Lupo (le stime parlano di 300 esemplari all’anno uccisi in tutta Italia) in particolar modo, l’uccisione mediante esche avvelenate si sta diffondendo sempre di più e in modo incontrollato”. La consigliera cita poi l’episodio di Monte Sole dove un branco di lupi è stato sterminato, pur non essendoci allevamenti nelle vicinanze.

(Gianfranco Salvatori)

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