Ambiente e territorio

Gibertoni (Misto): no a un secondo rigassificatore a Ravenna

“Danni al territorio e al turismo. Il governo potrebbe spostare nel mare ravennate la Golar Tundra (nave per il trasporto del gas naturale liquefatto) con il rischio di rilascio in acqua di sostanze inquinanti”

La Regione si opponga a un secondo rigassificatore a Ravenna. Lo chiede la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) in un’interrogazione. La capogruppo del Misto si rivolge alla giunta scrivendo “se non ritenga di opporsi in tutte le sedi all’ennesimo pesante e insostenibile danno al territorio, allo sviluppo turistico e all’ambiente di Ravenna, un danno persino raddoppiato se, oltre al primo rigassificatore, se ne aggiungesse, come pare avverrà, addirittura un secondo”.

Sulla stampa, spiega la consigliera, è apparsa l’ipotesi di un secondo rigassificatore perché “il governo starebbe studiando una nuova collocazione per la Golar Tundra, inizialmente destinata a Piombino, poi a Vado Ligure, e che ora pare potrebbe trovare una definitiva collocazione nel porto di Ravenna”. Gibertoni è preoccupata per il pesante “prezzo che pagherà nel tempo la comunità locale di Ravenna con i rischi per la salute umana e per l’ecosistema rappresentati dalle emissioni fuggitive e dal rilascio di sostanze pericolose in mare, tra cui l’ipoclorito di sodio indispensabile al processo di rigassificazione, nonché il rischio di incidente rilevante che unità della stazza della BW Singapore e della Golar Tundra pongono quando ancorate davanti alle coste, comunque a pochi chilometri da centri densamente abitati”.

La capogruppo conclude scandendo: “Altro che transizione ecologica e sostenibilità, siamo all’esatto opposto. Basta pensare alla quota di opere accessorie obbligatorie a supporto del rigassificatore, fra cui strutture portuali, terminali galleggianti offshore, dighe sommerse per difendere il rigassificatore dalle mareggiate, mezzi di navigazione per il GNL, strutture per il gas naturale, per capire che queste strutture impattanti arrivano per restare molto a lungo”.

(Gianfranco Salvatori)

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