Garantire condizioni di lavoro e trattamenti economici adeguati agli autisti dei mezzi pubblici dell’Emilia-Romagna, in particolare per le province in cui il servizio di trasporto pubblico è gestito da Seta, fra cui quella di Modena.
A chiederlo, in un’interpellanza, è Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda le difficoltà dei lavoratori del trasporto pubblico. “Perché nessuno vuole lavorare più per Seta? Perché il bacino di Modena non è più attrattivo?”, chiede Gibertoni, che ricorda i tagli che il servizio pubblico ha subito e sollecita a mettere mano alla contrattazione di secondo livello in modo da dare risposte ai bisogni dei lavoratori. “Occorre un investimento per rendere più attrattivo il lavoro in Seta e per migliorare il servizio”, sottolinea la consigliera
“Abbiamo posto il tema al governo, ma non abbiamo avuto risposta. La Regione non ha competenze sulla contrattazione di secondo livello e -spiega l’assessore Andrea Corsini– le aziende dei trasporti hanno provato ad agire con benefit e altri interventi, ma con pochi risultati”.
Parole alla luce delle quali Giulia Gibertoni si è detta insoddisfatta perché “il bacino di Seta è abbandonato da troppi anni e la giunta stessa conferma che ci sono problemi. Dire che la Regione non ha competenze nella contrattazione di secondo livello è come girarsi dall’altra parte: sono state tagliate 46 corse e dire che questo è un numero limitato è inaccettabile. Su Seta siamo alla macelleria sociale e la Regione brilla per inerzia”.
(Luca Molinari)