Parità, diritti e partecipazione

Giornata contro la violenza alle donne. Petitti: “Sensibilizzazione e prevenzione per fermare il fenomeno”

Presentati i dati dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere. La presidente dell’Assemblea è intervenuta con l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori

Più fragili e isolate. Più esposte alla violenza specialmente in ambito familiare e, allo stesso tempo più in difficoltà nell’accedere ai servizi presenti sul territorio a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Una pandemia che continua a pesare sulle donne e anche per questo occorre non abbassare la guardia. Più complicato recarsi fisicamente ai centri, che comunque hanno continuato a garantire i propri servizi, attraverso strumenti nuovi come app, social network e profili anonimi per avvicinarsi con discrezione e delicatezza. Lo conferma il Rapporto 2021 dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere presentato in Regione in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne.

La presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti ha sottolineato l’importanza di “aiutare e sostenere le donne vittime di violenza, a fronte di un fenomeno che continua a dilagare”. “Il nostro impegno come Assemblea legislativa- ha affermato la presidente- deve essere quello di continuare, in sinergia con la Regione, a investire sulla nostra rete territoriale di ascolto e accoglienza. Informazione, sensibilizzazione e prevenzione sono aspetti sui quali occorre riprendere al più presto il filo, tenendo conto delle difficoltà generate dalla pandemia. Da qui dobbiamo ripartire: affrontare le criticità come una sfida, ripensare attività e modalità di interazione, potenziare la comunicazione. Ringrazio il personale delle strutture dedicate per tutto il supporto che hanno continuato a garantire anche in una fase delicata come quella dell’emergenza sanitaria. È grazie a loro se la nostra rete territoriale continua a funzionare e a confermarsi un’eccellenza. Fondamentale anche il lavoro dell’Osservatorio, che ogni anno ci fornisce un quadro attento e puntuale sull’evolversi del fenomeno, indicandoci così come adeguare e perfezionare i nostri interventi”.

Se da un lato cala il numero delle donne che nel 2020 ha preso contatto con un Centro antiviolenza: 4.614 nel 2020, contro le 5.662 del 2019 (- 18,5%); dall’altro aumenta quello delle chiamate al numero verde antiviolenza 1522: 1.606 contro le 1.125 del 2019 (+43%).

Un dato quest’ultimo che di fatto raddoppia, considerando solo le telefonate da parte di vittime di violenza e stalking: 913 rispetto alle 491 dell’anno precedente (+86%).

E le prime anticipazioni relative all’anno in corso confermano il trend in crescita: 520 telefonate da vittime di violenza o stalking nel primo semestre 2021 contro le 462 dello stesso periodo del 2020 (+13%). E +107% rispetto al 2019.

Anche gli altri dati del Rapporto – da quelli di accesso al Pronto soccorso, a quelli sugli ingressi nei Centri antiviolenza e nelle Case rifugio, tutti in flessione nel 2020 rispetto al 2019 – confermano la condizione di solitudine vissuta da molte donne nei mesi più duri della pandemia e la conseguente impossibilità di accedere ad un percorso di aiuto.

Giovedì 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, per non dimenticare le tante vittime di femminicidio, la presidente Petitti e l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori inaugureranno alle 13 nel Giardino geologico Sandra Forni a Bologna (viale della Fiera 8) una panchina rossa, opera del writer e pittore bolognese Angelo Casieri.

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