Per la pace bisogna rafforzare il dialogo fra le religioni. Il messaggio è partito questa sera dal Cinema Perla di Bologna dove, all’interno delle iniziative organizzate per celebrare il Giorno della Memoria frutto della collaborazione tra l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna e l’Istituto Parri, si è tenuta la proiezione de “L’ultimo degli U boot e l’angelo di Istanbul”. La visione del documentario dedicato alla storia di Monsignor Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII, che negli anni della Seconda guerra mondiale, da rappresentante della comunità cattolica in Turchia, salvò dalla deportazione migliaia di ebrei, è stata l’occasione per una rinnovata collaborazione tra i rappresentanti delle religioni monoteiste.
A fare gli onori di casa all’evento organizzato da Agnese Portincasa e Davide Sparano dell’istituto storico Parri, sono stati il Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Maurizio Fabbri e il sindaco di Bologna Matteo Lepore.
“Attraverso l’istruzione possiamo trasmettere alle nuove generazioni la conoscenza degli eventi storici affinché comprendano l’importanza di difendere i diritti umani e di combattere ogni forma di discriminazione e odio”, sottolinea Fabbri, che ha ricordato l’impegno di viale Aldo Moro: “Solo nell’anno scolastico appena concluso sono stati 34 gli istituti scolastici che hanno potuto visitare, studiandoli, i luoghi della Shoah: dal 2020 al 2024, sono stati stanziati più di 2 milioni e mezzo di euro per progetti che hanno coinvolto centinaia di scuole e circa 18 mila ragazzi e ragazze in tutta l’Emilia-Romagna”
“La memoria serve a impedire che le ombre del passato si proiettino sul nostro futuro: a Bologna la memoria non è unicamente un atto di vigilanza, ma un processo collettivo, un richiamo a riconoscere e contrastare le insidie dell’indifferenza e dell’odio”, spiega Lepore per il quale “Bologna è la città di un rinnovato dialogo interreligioso, il confronto tra idee diverse, tra religioni diverse, tra idee politiche differenti è sempre stato un tratto caratteristico di Bologna”.
Tutto incentrato sul confronto interreligioso il dibattito, moderato dal Presidente dell’Istituto Parri Virginio Merola, tra il cardinale Matteo Maria Zuppi, il Presidente della Comunità ebraica di Bologna Daniele De Paz e il Presidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia Yassine Lafram.
“La Santa Sede ha sempre appoggiato l’azione di Roncalli: a 80 anni da quegli eventi è inquietante vedere le immagini del nazismo: ci chiediamo ancora come sia stato possibile e perché proprio gli ebrei furono le vittime del nazismo. Dobbiamo interrogarci sulle origini di quel male, dobbiamo senz’altro capire che quella ‘banalita’ del bene’ che caratterizzò persone come il futuro Papa Giovanni XXIII è ancora molto attuale: il dialogo tra le chiese e le religioni è importante perché chiese e religioni divise sono ancora più debole, il dialogo tra noi aiuta a resistere all’odio cieco che è fuori alle basi del nazifascismo”, spiega il cardinale Zuppi. Sulla stessa linea De Paz e Lafram. De Paz invita a “valorizzare sempre la forza dell’uomo e la vita: dobbiamo tutti uscire da una logica di un linguaggio dell’odio e riavvinarci a un dialogo di comprensione reciproca per una conoscenza concreta e reciproca tra religioni e culture, ci stiamo troppo abituando a un linguaggio di odio, dobbiamo cambiare per dire no a ogni forma di antisemitismo, di islamofobia e ogni forma di razzismo”, mentre Lafram sottolinea che “il dialogo serve perché in ognuno di noi c’è l’essenza di tutti noi, chi salva una vita umana salva l’intera umanità: il dialogo interreligioso può trovare delle difficoltà, ma sappiamo superare i problemi”.
“E’ molto importante celebrare la Giornata della Memoria ricordando Papa Giovanni XXIII, in un momento in cui ogni forma di dialogo e integrazione sembra difficile o addirittura impossibile è molto importante che Bologna si confermi come città del dialogo interreligioso e interculturale”, commenta Merola.
(Luca Molinari)



