“Difendere la memoria è porre le basi per contrastare guerra e violenze. Per questo è fondamentale il ruolo della scuola, è decisivo conoscere il proprio passato”. In occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria 2024 del 27 gennaio, la Presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti ha inaugurato “Return to life”, mostra dedicata ai sopravvissuti dei lager, realizzata dagli studenti di Imola, sottolineando il ruolo fondamentale della scuola per la crescita dei giovani.
Realizzata all’interno del progetto Concittadini dalle ragazze e dai ragazzi dell’Istituto comprensivo 6 di Imola in collaborazione con lo Yad Vashem di Gerusalemme, “Return to life” racconta come i sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti furono accolti al loro ritorno nei loro Paesi d’origine. “La scelta di mettere questa mostra a disposizione dell’intera comunità, ci è parsa naturale e doverosa, soprattutto in una fase storica in cui la guerra troppo spesso appare come soluzione ai conflitti fra i popoli, senza troppo considerare ciò che la guerra porta con sé, in termini di violazioni di diritti umani, accentuate persecuzioni e tutti gli strascichi che genera sulla vita civile”, ha spiegato la presidente Petitti inaugurando la mostra insieme a Fabrizio Castellari, vicesindaco di Imola per il quale “il lavoro di questi ragazzi è straordinario, in quanto hanno saputo cogliere il senso del concetto di memoria e del dovere di tenerla viva, trasmettendola di generazione in generazione”.
L’impegno dell’Assemblea legislativa in occasione del Giorno della Memoria 2024 è proseguito con la presentazione di “Giusti fra le Nazioni”, fumetto realizzato dai ragazzi delle classi 3ª G e 3ª E della Scuola secondaria di I grado “E. Fermi” di Rimini che ripercorre le vite dei “Giusti” Giorgio Perlasca e Aristides de Sousa Mendes.
Giorgio Perlasca era un commerciante italiano che si trovava per lavoro in Ungheria: parlava fluentemente spagnolo, si finse console di Spagna e riuscì a salvare dalla Shoah oltre 5.000 ebrei ungheresi. Aristides de Sousa Mendes era un diplomatico portoghese che, contravvenendo agli ordini del governo del suo Paese, quando i nazisti invasero la Francia concesse migliaia di visti a perseguitati politici di ogni fede, ideologia e ceto sociale salvandoli dalle deportazioni nei campi di concentramento tedeschi o della Repubblica di Vichy.
“E’ davvero preziosa l’opera dei ragazzi e delle ragazze delle scuole di Rimini che hanno scelto di affrontare questa importante tematica attraverso il linguaggio del fumetto”, ha concluso Emma Petitti. “E’ pensando alle nuove generazioni che ogni volta promuoviamo iniziative all’insegna della memoria e del passaggio di testimone di questi fondamentali valori”.
“Return to life” sarà aperta al pubblico fino a mercoledì 28 febbraio, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, in viale Aldo Moro 50 a Bologna. Per info si può scrivere a ALCittadinanza@regione.emilia-romagna.it.
(Luca Molinari)