Ha avuto parere negativo, in sede consultiva, il progetto di legge della Lega per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, presentato in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Ottavia Soncini.
La norma si propone di contrastare il bullismo, il cyberbullismo e gli effetti negativi che possono avere su tanti ragazzi e ragazze che ne sono vittime. A presentarlo è stata la prima firmataria, la consigliera Valentina Stragliati.
“E’ rivolto alle nuove generazioni – ha esordito Stragliati – e prevede un pacchetto di misure di contrasto che vede coinvolte tutte le agenzie educative, dalla famiglia, alla scuola, alle associazioni sportive, alle Ausl, per interventi finalizzati al rispetto fra i giovani e a interrompere le violenze, fisiche e digitali”.
Il bullismo, tanti i casi anche nella fase pandemica, genera fenomeni “che hanno ripercussioni sul benessere psicofisico di tanti ragazzi e ragazze. Questo pdl è supportato da una mole di letteratura scientifica sull’argomento. Anche il Corecom ha sostenuto la necessità di una legge così come il Garante per l’infanzia e l’adolescenza” ha ricordato la consigliera. Il costo dell’iniziativa, ha sottolineato Stragliati, “è di 300mila euro, un pacchetto di proposte sperimentali che non si fermeranno qui. Ritengo poi importante la presa in carico delle vittime da parte degli sportelli psicologici nelle scuole, il supporto alle vittime alle loro famiglie e anche agli autori di reato”.
Francesca Marchetti (Partito democratico), annunciando il parere contrario, ha detto che “il pdl richiama un tema attuale e che l’Emilia-Romagna ha sempre ritenuto una priorità, con programmi ad hoc, potenziando la prevenzione e il sostegno alle vittime e alle famiglie. L’obiettivo è condivisibile ed è legato alla legge 14 del 2008, che richiama anche il contrasto a cyberbullismo”. Secondo la consigliera dem, “è importante l’integrazione con il bando adolescenza dove ci sono interventi di approccio integrato. E si parla di bullismo e cyberbullismo anche in riferimento all’orientamento di genere. Si può valutare come inserire nella legge 14 un potenziamento. Si possono considerare anche i patti territoriali di comunità, ad esempio l’esperienza di Ferrara. L’approccio integrato risponde alla filosofia della Regione. Non pensiamo che questo progetto di legge pdl risponda a questo tipo di approccio e, inoltre, non considera altri atti normativi. La legge 14 è il faro per le politiche giovanili”.
La finalità del pdl, ha spiegato Stragliati, è di “prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, in tutte le sue manifestazioni, al fine di tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei minori, proteggendo e sostenendo in particolare i soggetti più fragili”.
Il testo si compone di otto articoli e prevede finanziamenti per le scuole e i luoghi di aggregazione giovanile, con campagne di informazione e sensibilizzazione, iniziative culturali, ricreative e sportive sulla legalità, corsi di formazione per il personale scolastico ed educativo, programmi di sostegno a favore dei minori vittime di bullismo e cyberbullismo, programmi di recupero per i “bulli” con figure professionali competenti che devono attestare le competenze e le qualifiche professionali nel caso sia previsto un contatto diretto con i minori.
Il pdl è stato firmato anche da tutti i consiglieri del gruppo Lega: Matteo Rancan, Fabio Rainieri, Emiliano Occhi, Gabriele Delmonte, Maura Catellani, Stefano Bargi, Simone Pelloni, Daniele Marchetti, Michele Facci, Fabio Bergamini, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli e Matteo Montevecchi.
(Gianfranco Salvatori)