La Regione spieghi “quali iniziative sono previste per sostenere i Comuni nella realizzazione dei progetti del PNRR, al fine di garantire ulteriori opportunità di sviluppo e una maggiore resilienza del territorio regionale”.
È la domanda posta alla giunta dalla consigliera Palma Costi (Partito democratico) in un’interrogazione firmata anche da Matteo Daffadà, Luca Sabattini, Roberta Mori, Marcella Zappaterra, Stefano Caliandro, Andrea Costa, Pasquale Gerace, Marilena Pillati e Manuela Rontini.
La consigliera Pd mette in evidenza che sarà il governo a dover “valutare quali ulteriori provvedimenti possono aiutare gli enti locali a completare i lavori iniziati, dalla crescita dei prezzi dei progetti, di ulteriori semplificazioni da attivare (ad esempio rendicontazioni ) ma anche di maggiori risorse per l’assunzione del personale necessario, in quanto in larga parte progetti non discendenti da programmi regionali ma di attivazione diretta tramite bandi nazionali”.
Per facilitare l’accesso ai finanziamenti europei – il Next Generation Eu prevede per l’Italia 200 miliardi di euro – la Regione, ricorda Costi, “ha messo in campo diverse iniziative di sostegno ai comuni, in accordo con ANCI e UPI, per facilitare l’accesso ai finanziamenti previsti dal PNRR e garantire una maggiore efficacia nell’utilizzo delle risorse”. Un portale, aggiornato, offre una mappa interattiva dei 330 Comuni e dei loro investimenti: “sul territorio regionale vi è una ricaduta alla data del 12 aprile, del corrente anno, di contributi pari a 6,94 miliardi di euro, pari a 1.557.30 pro capite per cittadino, il 34,77 è attribuito alle Amministrazioni comunali”.
Ma le amministrazioni locali, continua la consigliera dem, incontrano difficoltà burocratiche per l’attuazione e devono “acquisire le competenze necessarie per la pianificazione dei progetti e gestire efficacemente le risorse finanziarie a disposizione”. “Complessa e farraginosa” è poi definita la fase di rendicontazione, mentre sul piano dei costi si registra un aumento per i progetti “lievitati a causa del caro energia e dell’inflazione”.
(Gianfranco Salvatori)
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