Completare e stanziare i fondi Fsc “per non interrompere il processo virtuoso, innescato da tempo dalla nostra Regione, nell’utilizzo integrato dei fondi nazionali ed europei – FESR e FSE+ e chiedere con forza al Governo coerenza tra gli annunci sulla autonomia differenziata e agli atti di centralizzazione che sono lesivi degli spazi di autonomia già oggi in disponibilità delle Regioni”.
E’ l’impegno chiesto alla giunta dalla capogruppo del Partito democratico, Marcella Zappaterra, in una risoluzione firmata anche dai colleghi Palma Costi, Manuela Rontini, Nadia Rossi, Andrea Costa, Luca Sabattini, Matteo Daffadà, Stefano Caliandro e Marilena Pillati.
Secondo la consigliera dem, dall’incontro tra ministero e Regioni “sembra emergere la volontà del Governo a privilegiare una modalità accentrata di programmazione delle risorse FSC, tale da mettere in difficoltà l’avvio di una programmazione a titolarità regionale capace di rispondere alle esigenze specifiche dei loro singoli territori e dei loro cittadini”. Il mancato riparto delle risorse Fsc (Fondo per lo sviluppo e la coesione) costringe Regioni e Province autonome “a stanziare risorse proprie con un grave impatto sugli equilibri dei bilanci regionali già messi alla prova” dall’aumento dei prezzi per l’energia e dal Covid. L’Emilia-Romagna, continua Zappaterra, in base ai dati sull’attuazione dei programmi 2014-2020 (finanziati con fondi Fsc e Fse, fondi strutturali europei), “presentano uno stato di avanzamento unitamente al dato sulla capacità di spesa nettamente superiore rispetto a quelli a titolarità delle amministrazioni centrali”.
Se fosse la volontà del governo questo sarebbe un “atto gravemente lesivo dell’autonomia attualmente garantita alle Regioni dalla Costituzione e in forte contraddizione con il disegno di legge sull’autonomia differenziata”. Verrebbero così ridotte le capacità delle Regioni di dare risposte a territori e cittadini, afferma la risoluzione.
“In un sistema democratico come quello italiano, la collaborazione tra il governo centrale e le Regioni è fondamentale per garantire il benessere dei cittadini e la realizzazione degli obiettivi comuni”, conclude Zappaterra auspicando un confronto tra la programmazione regionale e quella nazionale.
(Gianfranco Salvatori)