Governo locale e legalità

Governo locale. Marchetti (Ln): Conoscere i risparmi derivati dalle collaborazioni tra centrali d’acquisto

L’esponente del Carroccio interroga la giunta per conoscere i dati del 2019

Conoscere i risparmi che la Regione Emilia-Romagna può imputare all’avvio di collaborazioni tra le varie centrali d’acquisto di diverse regioni. A chiederlo è il consigliere regionale della Lega nord Daniele Marchetti, che ha presentato un’interrogazione alla giunta.

“Con un atto di indirizzo, di cui ero primo firmatario – spiega l’esponente del Carroccio -, presentato e approvato dall’Assemblea Legislativa il 28 aprile 2015, è stato chiesto alla giunta di valutare, con altre amministrazioni regionali, l’opportunità e la convenienza di prevedere forme di collaborazione tra diversi soggetti aggregatori”. Inoltre, Marchetti spiega che “in un’interrogazione dell’aprile scorso nella quale chiedevo quali e quanti siano i risparmi che la Regione può imputare all’avvio di collaborazioni tra le varie centrali d’acquisto di diverse regioni, veniva dichiarato che “per ciò che attiene alla quantificazione sia dei risparmi effettivi che dei risparmi nel complesso del sistema dei Soggetti Aggregatori, trattasi di dati ed elaborazioni governati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, non a disposizione di Intercent-ER‘” ma il consigliere sottolinea anche come nell’ottobre del 2017 dalla stessa Regione veniva diramato un comunicato stampa nel quale si proclamava “un risparmio annuo stimato di 7,9 milioni di euro, dovuto alla riduzione dei costi medi di lavorazione, una resa più alta ed un maggior numero di farmaci ottenuti. Risorse risparmiate grazie alla gara che l’Agenzia regionale Intercent-ER”.

Dunque, secondo Marchetti, “se è vero che, per quanto riguarda i risparmi derivati grazie ad una gara dell’Agenzia regionale Intercent-ER, per una fornitura specifica si potevano conoscere i risparmi nel 2017, nel 2019 i dati dovrebbero essere ancor più facilmente reperibili grazie alle tecnologie e alle innovazioni” dunque il consigliere chiede alla giunta “se le cifre del 2017 fossero fondate e quindi il motivo per cui i dati richiesti oggi non siano disponibili, mentre nel 2017 era tutto più facilmente reperibile e – infine – il valore dei risparmi che la Regione può imputare all’avvio di collaborazioni tra le varie centrali d’acquisto di diverse regioni”.

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