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Bignami (Fi): Regione vigili su modalità gare d’appalto di Lepida

A parere del consigliere, la società, “di cui la Regione detiene oltre il 99% delle azioni”, agirebbe in alcuni casi come “centrale acquisti” e bandirebbe gare “in periodo festivo, con specifiche stringenti da attrarre un solo offerente e assegnazioni con minimi ribassi sulla base d’asta”

Galeazzo Bignami (Forza Italia)
Galeazzo Bignami (Fi)

LepidaSpA sotto la lente di Galeazzo Bignami (Fi). In un’interrogazione, il consigliere chiede sulla base di quali approfondimenti legali, pareri giuridici o disposizioni la società abbia ritenuto di estendere l’esenzione che il Codice degli appalti prevede per le comunicazioni elettroniche anche a forniture che nulla hanno a che fare con la comunicazione e la rete, ma riguardano “servizi telematici che sfruttano le infrastrutture di rete” che non rientrano in questa esenzione.

Il consigliere riferisce alcuni esempi: il primo riguarda “l’acquisto di un sistema di storage (spazio disco che viene poi rivenduto agli enti soci come servizio). La gara è stata pubblicata il 22 dicembre 2014, con scadenza l’8 gennaio 2015, per un importo di 1.514.000 euro: le specifiche della gara dovevano essere molto stringenti nell’individuare la tipologia della soluzione, visto che è stata presentata una unica offerta che ha ottenuto l’affidamento con un ribasso minimo dell’1% circa”. In secondo luogo, Bignami riporta “la procedura di acquisto relativa a una soluzione per la protezione end point. Anche in questo caso la gara è stata pubblicata a ridosso delle feste natalizie, il 20 dicembre 2016 con scadenza il 9 gennaio successivo, con base d’asta pari a 208 mila euro. In questo caso, Lepida ha agito praticamente da centrale acquisti, come si legge nel bando”. Ultimo esempio, infine, “la procedura di acquisto relativa all’ausilio all’esercizio delle reti e dei sistemi e assistenza applicativa Sanet a vantaggio non solo di Lepida, ma anche di diverse enti del territorio per le proprie reti interne. Anche in questo caso – conclude il consigliere – la gara è stata pubblicata a ridosso delle feste natalizie, il 21 dicembre 2016 con scadenza il 10 gennaio 2017, con base d’asta pari a 1 milione di euro, rinnovabile per altri 24 mesi (3 milioni di euro complessivi). Anche in questo caso Lepida ha agito a titolo proprio e praticamente da centrale acquisti”.

Bignami vuole quindi sapere quali accertamenti sull’operato della società siano stati eseguiti e, di là del rispetto del Codice degli Appalti, domanda quali attività di vigilanza intenda esercitare la Regione sulla società, di cui detiene oltre il 99% delle azioni, per evitare che promuova gare in periodo festivo, con specifiche talmente stringenti da attrarre un solo offerente e con assegnazioni che evidenziano minimi ribassi sulla base d’asta.

Più in generale, il consigliere chiede alla Giunta se ritenga opportuno che Lepida agisca formalmente come centrale acquisti per la generalità dei servizi informatici, selezionando con le modalità descritte soluzioni software che vengono poi rivendute agli enti soci, con una condotta che riverbera effetti del tutto evidenti sul mercato dei servizi informatici della PA.

Altre richieste: se sia stato richiesto il parere di Anac sulle modalità di condotta di Lepida, in caso affermativo, con che esito o, in caso negativo, per quali motivi non sia stato considerato necessario.

(Antonella Celletti)

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