Imprese lavoro e turismo

Impianti sciistici. Barcaiuolo (Fdi): “Quale la posizione della Giunta sul nuovo rinvio dell’apertura”

Il consigliere modenese ricorda tutti i rinvii decisi a partire dallo scorso novembre ed evidenzia i costi affrontati per attrezzare le piste

“Cosa pensa la Giunta regionale del nuovo rinvio al prossimo 6 marzo per l’apertura degli impianti sciistici?”

Lo chiede Michele Barcaiuolo (Fdi) il quale sollecita una presa di posizione dell’esecutivo regionale l’indomani dall’ennesimo rinvio dell’apertura degli impianti sciistici deciso dal ministro per la Salute, peraltro a sole cinque ore dalla messa in moto di skilift e seggiovie.

Un vero e proprio “slalom”, quello denunciato dall’esponente di Fratelli d’Italia, fra possibili aperture e chiusure annunciate, che perdura dal novembre 2020, idealmente il mese di inizio della stagione sciistica.

“Sulla base delle linee guida per la ripresa delle attività- ricorda Barcaiuolo- i gestori dei comprensori avevano dunque predisposto una nuova organizzazione degli impianti. Per il consorzio stazione invernale del Cimone, da circa 10 giorni erano stati riassunti la quasi totalità dei lavoratori per consentire la preparazione e messa in sicurezza dei 50 km di piste, data anche l’ingente quantità di neve caduta in questi mesi”.

Il consigliere regionale, infine, ricorda quella che sembra essere un’evidente disparità di trattamento con folle ingenti che da svariate settimane “passeggiano per le zone della movida cittadina, mentre permangono inspiegabilmente i divieti per la pratica dello sci amatoriale” e sottolinea come l’indotto generato dagli impianti sciistici del Cimone si aggiri sui 30 milioni di euro annui.

A fronte della situazione determinatasi, Barcaiuolo chiama in causa il presidente Bonaccini in qualità di presidente della Conferenza Stato-Regioni, “perché solleciti il nascente governo Draghi al fine di garantire l’intera filiera della montagna con i ristori promessi” e contestualmente chiede conto al Ministro Speranza sulla base di quali dati abbia deciso lo slittamento “a poche ore dalla riapertura degli impianti”.

In via più generale, infine, le domande del consigliere modenese riguardano le tempistiche per la liquidazione del milione di euro promessi recentemente ai maestri di sci e quali “ulteriori iniziative intenda adottare la Regione per aiutare categorie e territori lasciati praticamente soli e inermi dinanzi a scelte, soprattutto comunicative, pressoché scellerate”.

 

 

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