Imprese lavoro e turismo

IMPRESE. AIMI (FI): “IN EMILIA-ROMAGNA 1.900 CHIUDONO CAUSA SANZIONI ALLA RUSSIA, REGIONE INTERVENGA”

Interrogazione alla Giunta: “Perdita di quote di mercato, faticosamente conquistate, a vantaggio di Paesi che esportano prodotti contraffatti simili ai nostri, in particolare del comparto agro-alimentare”

L’impatto sull’economia regionale delle sanzioni imposte dall’Unione europea alla Russia è oggetto di una interrogazione alla Giunta presentata da Enrico Aimi (Fi).

Secondo il consigliere, sarebbero “1.900 le aziende emiliano-romagnole costrette a chiudere a causa delle sanzioni, per lo più impegnate nei settori agro-alimentare, calzaturiero e turistico”. Inoltre, l’aspetto più grave della crisi indotta dalle sanzioni sarebbe “la perdita di quote di mercato, faticosamente conquistate, a vantaggio di Paesi che esportano prodotti contraffatti simili ai nostri, in particolare del comparto agro-alimentare”.

Aimi, pertanto, chiede all’esecutivo regionale “se non ritenga necessario intervenire sul Governo e sull’Unione Europea al fine di una rapida revoca delle sanzioni e quali misure si intendano predisporre per sostenere i comparti economici maggiormente colpiti dalla crisi commerciale”.

(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(lg)

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