Governo locale e legalità

Al via in commissioni Economia e Cultura il confronto sui fondi strutturali europei

Il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Davide Baruffi ha illustrato i Programmi FSE e FESR. Facci (Lega): “Servono attenzione e valutazione dei risultati”. Costi (Pd): “Bene estendere l’innovazione, ma si debbono consolidare i risultati ottenuti coi tecnopoli”. Zamboni (Europa Verde): “Bene decarbonizzazione e mobilità sostenibile”. Amico (ER Coraggiosa): “Più tutele ai caregiver”

Inclusione sociale, lotta alle diseguaglianze di genere incentivando le assunzioni femminili, protagonismo delle nuove generazioni premiando progetti pubblici a loro vantaggio e sostenendo le imprese giovanili, aumento dell’occupazione, impegno per le zone svantaggiate del territorio regionale, lotta al cambiamento climatico, contrasto al divario digitale, tutela della costa emiliano-romagnola e della zona del Po. Molta attenzione alla collaborazione tra pubblico e privato, al coinvolgimento delle parti sociali, del terzo settore e del volontariato. Poi ancora: decarbonizzazione e sostegno alla mobilità sostenibile.

Sono i punti di forza dei Fondi strutturali europei (sia “Adozione del Programma Regionale FSE+ dell’Emilia-Romagna 2021-2027, sia “Adozione del Programma Regionale FESR dell’Emilia-Romagna 2021-2027 in attuazione del REG.(CE)”) illustrati nel corso della seduta congiunta delle Commissioni Economia e Cultura presiedute rispettivamente da Manuela Rontini e Francesca Marchetti.

“Si tratta di materiale e argomenti molto corposi e importanti per il nostro territorio, ci sarà ampio confronto, perché vogliamo che tutte le forze politiche abbiamo il tempo di esprimersi nel merito e allo stesso tempo si vuole essere tempestivi nell’approvazione degli atti e nell’emanazione dei bandi: vogliamo dare forza al tessuto imprenditoriale di questa regione, mettendo a disposizione dei territori e delle comunità le risorse per sostenere la ripresa”, spiega la presidente Manuela Rontini.

La presidente Francesca Marchetti ha sottolineato “l’importanza di provvedimenti che hanno effetti molto positivi per il nostro territorio e la nostra comunità su cui la Commissione e l’Assemblea lavoreranno con grande attenzione. Dobbiamo impegnarci molto contro la dispersione scolastica e la povertà infantile, con una grande attenzione al sostegno (anche economico) alla disabilità nella scuola”.

A presentare i due documenti è stato il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta Davide Baruffi per il quale “siamo nelle condizioni di poter fare presto e bene: abbiamo trasferito a Roma l’impianto delle due delibere di Giunta e non mi pare ci siano problemi. Dentro il perimetro di affidamento delle risorse nazionali, ogni Regione deve farsi autorizzare da Bruxelles gli ambiti di propria autonomia. Anche in questo caso -spiega Baruffi- ci siamo mossi per tempo anche con la missione del presidente Bonaccini a Bruxelles: ci sono tutte le condizioni per avere una navigazione positiva”.

“In considerazione della particolare congiuntura che stiamo attraversando- ha sottolineato il Sottosegretario-, la scelta della Regione è quella di sostenere una trasformazione innovativa con sfide importanti sul piano della transizione ecologica e digitale. Il tutto cercando di accorciare i divari territoriali, superare le disuguaglianze di genere e offrire prospettive ai giovani. Per ciascuna delle priorità indicate ci sono obiettivi specifici e sono stanziate risorse importanti. Ad esempio: 530 milioni per ricerca, innovazione e competitività; 343 milioni per mobilità sostenibile e qualità dell’aria”.

Grande attenzione all’Appennino e al basso ferrarese con l’obiettivo di fare politiche fortemente inclusive con grande attenzione a restituire alle zone interne, specie quelle montane, importanti risorse finanziarie.

Per quanto riguarda il fondo Fse, c’è grande impegno su una serie di priorità quali le misure per favorire e migliorare l’occupazione, l’istruzione e la formazione, temi su cui c’è il 50% di impegno dei fondi (“Questo è prioritario per una Regione che fa dell’impegno per il lavoro la propria cartina tornasole”, spiega Baruffi).

L’illustrazione del Sottosegretario Baruffi ha dato il via al dibattito fra le forze politiche.

Per il consigliere Michele Facci (Lega) “occorre che le risorse intervengano in modo strutturale e non siano impieghi spot”. Facci ha quindi specificato: “Bene che i finanziamenti arrivino sui territori, coordinandosi con altri piani di intervento economico a partire dal Pnrr, ma c’è una grande responsabilità della Regione nel porre in essere azioni efficaci. Non ci possiamo più permettere azioni per tamponare falle; devono essere provvedimenti strutturali, soprattutto per tutelare i territori più fragili. Diversamente, verrebbe meno l’obiettivo. Da parte nostra ci sarà l’attenzione che merita questa materia”.

Netta la posizione di Palma Costi (Pd) che ha parlato di un lavoro di grande impegno per il territorio e allo stesso tempo ha chiesto “maggior dettaglio e rassicurazioni su alcuni temi: condivido la scelta di concentrare le risorse su specifici obiettivi e su montagna-aree interne, ma occorre avere grande interesse anche per l’asta del Po, con un approfondimento sulle opportunità che queste aree avranno nel prosieguo della gestione dei fondi. Un altro tema che mi preme individuare è quello in merito alla ricerca e all’innovazione: abbiamo sicuramente bisogno di estendere questi settori, ma anche di stabilizzare quanto creato in questi anni sul settore della ricerca, a partire dai tecnopoli”. Costi ha chiesto chiarezza anche sulle modalità di utilizzo delle risorse per contrastare la disoccupazione femminile.

Per la consigliera di Europa Verde Silvia Zamboni è “positivo il ‘pacchetto’ legato a decarbonizzazione e qualità dell’ambiente, ma nel quadro non risaltano subito alcuni ambiti a cui vengono destinati i fondi”. Inoltre, Zamboni ha puntualizzato sul tema giovani: “Ogni anno migliaia di giovani qualificati abbandonano la nostra regione perché non trovano risposte soddisfacenti rispetto ai loro percorsi formativi. Tutto ciò indebolisce il nostro tessuto e quindi chiedo di effettuare uno studio su chi lascia i nostri territori e di individuare strumenti per riportarli qui. Ritengo che sarebbe una sfida da affrontare”.

Dal canto suo Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) ha sostenuto la necessità di impegno per far crescere l’occupazione femminile e “anche per il ritorno al lavoro delle donne che hanno svolto il compito di caregiver, valorizzando le competenze che hanno maturato negli anni di questo lavoro”.

Al termine della Commissione, il Sottosegretario Baruffi ha voluto rassicurare i consiglieri intervenuti sulle richieste e sulle segnalazioni presentate.

Foto Rontini

Foto Marchetti

(Lucia Paci e Luca Molinari)

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