“Secondo un recente studio di Confartigianato, in Italia sono 6.897.000 le persone che acquistano beni e servizi che contengono lavoro irregolare, con una spesa del 75,5% superiore alla media Ue”. Ancora: nell’arco di un triennio “l’economia sommersa e illegale è cresciuta del 2,4% mentre l’economia regolare è scesa del 2,4%”. Per dare un un’idea delle dimensioni del fenomeno “basta pensare che le attività illegali generano un valore aggiunto pari a 16.548 milioni di euro, superiore all’intero settore della produzione di mezzi di trasporto”. Per quanto riguarda poi l’Emilia-Romagna, “in regione il 69% delle aziende artigiane è esposto alla concorrenza sleale del sommerso”.
Lo rileva Tommaso Foti (Fdi-An) in una interrogazione presentata alla Giunta per sapere quali iniziative la Regione – nell’ambito delle proprie specifiche competenze – abbia assunto o intenda assumere “per contrastare efficacemente il sommerso, vera e propria forma di concorrenza sleale che non solo altera le regole del mercato, ma inopinatamente danneggia coloro che legalmente operano”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
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