“Fare chiarezza sugli accordi assunti dalla Regione Emilia-Romagna con la proprietà della Gaggio Tech Srl e le particolari azioni a tutela dei lavoratori dell’azienda della montagna bolognese a fronte del recente annuncio dei vertici di Gaggio Tech Srl di mettere l’azienda in liquidazione volontaria”.
Il quesito all’esecutivo regionale viene posto dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, la quale ricorda la crisi dell’ex Saga Coffee e come ad essa nel 2023 sia succeduta l’attuale realtà “a seguito di un progetto di reindustrializzazione che coinvolgeva le aziende Minifaber e Tecnostamp Triulzi Group, con il sostegno delle istituzioni regionali e locali”.
“L’annuncio dei vertici di Gaggio Tech -continua Evangelisti- determina una situazione difficile per i 131 lavoratori della società a fronte delle ingenti risorse utilizzate dalla Regione per avviare il progetto di reindustrializzazione durante la giunta Bonaccini” e che si accompagna alla “grande attenzione pubblica e istituzionale circa il corretto utilizzo dei fondi regionali eventualmente erogati o impegnati per il rilancio del sito produttivo, sfociati comunque nella situazione di crisi dichiarata pochi mesi dopo la nuova attivazione dell’impianto”.
Nell’atto ispettivo presentato, oltre al quesito principale, Marta Evangelisti auspica anche “il recupero delle risorse eventualmente già erogate, nel caso in cui siano stati violati obblighi contrattuali, occupazionali o temporali previsti dagli accordi regionali”, e chiede il dettaglio “degli obblighi contrattuali, occupazionali o temporali previsti dagli accordi regionali” oltre agli impegni assunti dal socio di maggioranza ‘Tecnostamp Triulzi Group Srl’ “per la salvaguardia dell’unità produttiva o di soluzioni industriali sostenibili”.
In via più generale, infine, i quesiti “sul rafforzamento dei meccanismi di controllo e di condizionalità per progetti di reindustrializzazione finanziati con risorse pubbliche allo scopo di prevenire casi simili in futuro e quali interlocuzioni sta portando avanti la Giunta per garantire un esito positivo della vertenza e la tenuta economico-sociale dell’Appennino bolognese”.
(Luca Boccaletti)



