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Imprese. Castaldini (Fi): “quale futuro per l’eventuale fusione tra gli expo di Bologna e Rimini?”

La consigliera di Forza Italia deposita un’interrogazione, da trattarsi nella competente commissione assembleare, per capire in dettaglio il futuro del soggetto fieristico che potrebbe scaturire dalla fusione tra gli expo di Bologna e Rimini

Quale sarebbe il piano industriale del nuovo soggetto fieristico che potrebbe scaturire dalla fusione degli expo di Bologna e Rimini? Una domanda di strettissima attualità quella della consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia) la quale prende spunto dalle cronache quotidiane che profilano scenari di questo tipo. La consigliera bolognese, nell’interrogazione presentata, parte da un’approfondita analisi dei due soggetti che andrebbero a fondersi e sulla base di ciò rimarca come su Rimini operi la società IEG, leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici e tra i principali operatori del settore fieristico e dei congressi a livello europeo”. Sulla base di questa impostazione, riporta ancora la consigliera di Forza Italia, “IEG ha avviato un importante percorso di espansione all’estero, anche attraverso la conclusione di joint venture con operatori locali (ad esempio negli Stati Uniti, Emirati Arabi e in Cina)”. Della compagine azionaria di questa società con quote al di sopra del 4%, conclude Castaldini, fanno parte “Regione Emilia-Romagna, Vicenza Holding S.p.A. e Rimini Congressi S.r.l.”. D’altra parte l’esponente di Forza Italia ricorda come BolognaFiere sia “tra i principali player nel settore fieristico, con più di 80 manifestazioni in Italia e nel mondo, primo Gruppo in Italia per quota di fatturato realizzato all’estero in mercati chiave come Asia, Russia e Nord America”. Attualmente di tale soggetto con una partecipazione azionaria oltre il 4% fanno parte Comune di Bologna, CCIAA di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana di Bologna, GL Events, Confindustria Emilia, Promorest, Fondazione Carisbo e Confartigianato imprese Emilia-Romagna. Dallo scenario delineato e dalle notizie stampa che si susseguono e che delineano anche un ruolo strategico per Cassa Depositi e Prestiti, Castaldini chiede di avere contezza del piano industriale e strategico di questo eventuale nuovo soggetto e le modalità d’intervento di Cassa Depositi e Prestiti. A questi due quesiti si aggiungono anche domande specifiche inerenti “le ripercussioni sui dipendenti dei due enti” e “come si intenda sostenere il settore fieristico alla luce dell’emergenza sanitaria”. “

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