Imprese lavoro e turismo

Castaldini (Fi): Silk Faw, spiegare perché sono stati revocati i contributi

“La giunta dica se si intende procedere alla richiesta di risarcimento danni”. L’assessore Colla: “Il contributo è stato revocato, la Regione non ha versato un euro. La stessa azienda ha rinunciato ai contributi previsti nell’accordo del 2022”

La Regione spieghi perché sono stati revocati i contributi regionali alla società Silk-Faw Automotive group Italy, di Reggio Emilia. Lo ha chiesto con un’interrogazione Valentina Castaldini (Forza Italia).

Alla consigliera ha risposto l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla. “Il contributo era subordinato alle verifiche della Regione e l’azienda non ha mai chiesto il contributo stipulato nell’accordo e non ha mai spedito le pratiche con la rendicontazione delle spese. L’azienda ha avuto difficoltà a raccogliere le risorse finanziarie, tanto che ha comunicato di voler rinunciare ai contributi. La Regione non ha erogato alcun contributo e non ci sono le condizioni per una richiesta di danni. In questa operazione la Regione non ha messo un euro, anche se si parlava di un investimento da un miliardo”.

Castaldini ha replicato che la giunta avrebbe dovuto tacere perché “l’assessore ha detto che si trattava di un investimento importante. La Regione avrebbe dovuto raccontarci passo per passo ciò che accadeva. Qui si colpisce un territorio e ci sono posti di lavoro svaniti”.

“Nel gennaio 2022 – ha ricordato la consigliera – la giunta ha deliberato la concessione di contributi per lo sviluppo delle imprese, fra le quali è risultata beneficiaria la Silk-Faw per un importo di 4 milioni di euro a fronte di una spesa ammessa pari a oltre 11 milioni. Poiché non è stata acquisita la presentazione del dettaglio delle operazioni della Silk-Faw, come previsto dall’accordo, non si è proceduto all’assunzione dell’impegno finanziario del contributo concedibile ed è stato revocato il contributo. La Regione aveva pubblicizzato il progetto attivando tutte le procedure per snellire al massimo la burocrazia. Ma poi, per cause non imputabili alla volontà del beneficiario, è stata stabilita la risoluzione dell’accordo. Occorre fare chiarezza”.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.

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