Mettere in campo tutte le azioni necessarie per sostenere il settore frutticolo colpito da eventi eccezionali: gelate e alluvioni e indicare tempi certi per l’erogazione delle risorse Lo ha chiesto con un’interrogazione Valentina Castaldini (Forza Italia). La risposta è arrivata dall’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, in commissione Politiche economiche.
Secondo l’assessore, “la Regione è preoccupata. Alcuni raccolti hanno subito perdite fino a 90% e tra le più colpite ci sono le pere e le drupacee. Ingenti perdite si sono registrate nelle province di Ravenna, Ferrara, Rimini e Reggio Emilia. Molte aziende rischiano di non mantenere in campo le produzioni. Il sistema dell’ortofrutta è strategico, con 1 milione di posti di lavoro e prodotti italiani di qualità. aziende possono uscire se supportate adeguatamente”. Mammi ha elencato le risorse a disposizione delle imprese agricole. Per l’alluvione “è stato attivato il fondo di crisi europeo che prevede aiuti ai settori danneggiati da eventi specifici. Per l’Italia ci sono 60,5 milioni a cui si aggiunge un finanziamento nazionale che porta il totale a 181 milioni: 100 per i danni dell’alluvione, 80 per la siccità”. Inoltre, la legge 100 del 2023 stanzia 50 milioni per le produzioni vegetali (il fondo è gestito da Agricat): Le domande sono chiuse, ma non conosciamo i tempi entro cui verranno erogate le risorse. La legge 100, poi, ha previsto 50 milioni per i danni alle strutture agricole zootecniche e apistiche (i fondi li gestisce la Regione). Il termine delle domande è il 6 novembre e si attende il caricamento delle perizie delle aziende”. In aggiunta, ha proseguito l’assessore, “c’è l’ordinanza del commissario straordinario alla ricostruzione e le domande sono aperte. Sono poi stati utilizzati fondi Psr rimasti del periodo 2014-22 per il ripristino del potenziale produttivo. La dotazione è di 15 milioni di euro, con copertura del 100% cioè tutte le domande saranno finanziate. Il termine delle domande è il 15 gennaio. Poi ci sono altri fondi per 6 milioni e la possibilità di finanziare il potenziale produttivo dell’ortofrutta (attraverso l’Ocm)”.
Per le gelate, invece, ha spiegato Mammi, “il fondo mutualistico Agricat eroga indennità a chi ha subito danni alle coltivazioni da un evento catastrofale. Ritengo vada alzata la percentuale di copertura (oggi al 20%), in particolare per l’ortofrutta. A fronte della frequenza di gelate primaverili si è intervenuti con tre bandi per la prevenzione di danni da gelate. Due bandi hanno avuto 300 domande con 18 milioni richiesti e contributi concessi per 12. Il terzo bando ha 205 domande, con richiesta di danni per 12,9 miioni, a fronte della disponibilità di un milione. La Regione è intenzionata a mettere altre risorse. Sono previsti anche risorse per l’acquisto di strumenti antibrina ed è prevista l’assicurazione”.
Castaldini si è detta soddisfatta della risposta. “Il sistema agricolo dell’Emilia-Romagna – ha ricordato la consigliera nell’interrogazione – nel 2023 ha subito due gravi emergenze di natura eccezionale: prima le gelate primaverili e poi l’alluvione a maggio. I danni economici sono notevoli e tali da mettere a repentaglio il tessuto produttivo. Le imprese agricole della pianura risultano escluse dagli aiuti e dai finanziamenti riservati sia alle realtà alluvionate della Romagna sia a quelle della pedemontana, coinvolte in fenomeni franosi. I produttori frutticoli emiliani hanno rivolto un appello alle Autorità nazionali e regionali affinché si tenga conto della drammatica situazione del settore. Pertanto, è necessario definire un piano di riparto delle risorse, specificando tempi certi per le erogazioni e dando così la possibilità alle imprese interessate di procedere a effettuare le anticipazioni colturali per dare continuità all’attività produttiva nel 2024”. Il ministero, ha detto la consigliera azzurra, ha già stanziato 12 milioni per le filiere di pere (10 milioni) e kiwi (2 milioni).
(Gianfranco Salvatori)