Imprese lavoro e turismo

Pompignoli (Lega): tutelare i lavoratori delle Terme di Bagno di Romagna

“Il settore termale rimane fra i più colpiti dagli effetti del lockdown e continua ad essere fortemente penalizzato dalle misure restrittive per il contrasto e il contenimento dell’emergenza da Covid 19. Il centro termale chiuderà l’anno di bilancio con un deficit di circa 630mila euro e un calo del fatturato di oltre il 50%”

Un tavolo regionale per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori di “Thermae di Sant’Agnese S.p.A.” a Bagno di Romagna, in provincia di Forlì-Cesena, al fine di discutere della vertenza e concordare una trattativa che possa garantire il mantenimento dell’organico occupazionale e il principio di sostenibilità aziendale.

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Massimiliano Pompignoli (Lega) che, ripercorrendo la vicenda delle terme, ricorda come “a fine 2020, veniva disdettato il contratto integrativo aziendale, con gravi ripercussioni sul futuro dei dipendenti dell’azienda: in queste settimane, si sono svolte diverse riunioni fra le parti sociali, i sindacati e i vertici della società termale per concordare un rinnovo dell’accordo che tenesse in considerazione le esigenze dell’azienda e la tutela dei posti di lavoro”.

Da qui l’atto ispettivo motivato anche dal fatto che “dopo oltre 4 mesi di trattative non è stato raggiunto alcun accordo ed è sempre più evidente la preoccupazione delle lavoratrici, dei lavoratori e di tutto il territorio coinvolto, oltre al fatto che il settore termale riveste un’importanza fondamentale per l’intera economia regionale e per il comparto turistico emiliano-romagnolo”.

(Luca Molinari)

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