Imprese lavoro e turismo

Imprese. Dubbi di Gibertoni (M5s) su aiuto al loro sviluppo dai fondi Ue/ foto

La consigliera chiede quale sia l’impatto delle risorse utilizzate rispetto alla competitività delle imprese in Emilia-Romagna, in calo rispetto ad altre regioni

Quali sono le risorse programmate ed erogate grazie ai Fondi strutturali e di investimento europei (Sie) e qual è stato il loro impatto in relazione al consolidamento ed allo sviluppo delle imprese emiliano-romagnole. Giulia Gibertoni (M5s) chiede in un’interrogazione alla giunta, quanto il cofinanziamento europeo abbia influito sulla capacità produttiva e di penetrazione commerciale in regione. “L’Emilia-Romagna dispone di oltre 2,5 miliardi di euro cofinanziati dai fondi Sie per il periodo di programmazione 2014-2020,” spiega Gibertoni, “e larga parte di queste risorse è diretta alle imprese e al loro sviluppo o all’avvio e al consolidamento di soluzioni autoimprenditoriali”. Tuttavia, ricorda la consigliera nell’atto, “nonostante la propensione imprenditoriale dell’Emilia-Romagna, si registra negli ultimi tempi un calo più marcato di quello di altre regioni nella nascita di imprese giovani e una difficoltà delle imprese a restare attive dopo tre anni dall’avvio”. La crisi perdurante avrebbe messo in difficoltà anche le aziende di dimensione più limitata che, senza aiuti, stenterebbero ad accedere al credito a condizioni di mercato.

Le politiche regionali, sottolinea Gibertoni, dovrebbero sostenere le attività produttive anche grazie all’impiego di fondi comunitari senza disperdere opportunità e finanziamenti. Per questo, nell’interrogazione, la consigliera pentastellata chiede quali siano i risultati raggiunti dalle imprese beneficiarie dei fondi Sie o di altri finanziamenti regionali, quali le criticità eventualmente manifestate dai partecipanti ai bandi e se sussistano, nelle procedure di selezione dei progetti, vincoli tali da escludere o inibire alcune imprese. Infine la consigliera chiede quale sia stato “l’impatto delle risorse utilizzate e delle misure programmate rispetto alla diffusione, solidità e competitività delle imprese di piccola e piccolissima dimensione in regione”.

(Francesca Mezzadri)

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