Scuola giovani e cultura

Evangelisti (Fdi): “Troppo vincoli per i fondi Pnrr del Piano scuola 4.0”

“Con le risorse si possono acquistare dispositivi per la transizione digitale, ma non avviare percorsi per progetti musicali o artistiche. Salvaguardare anche il patrimonio archivistico cartaceo”

Fare chiarezza sui criteri per l’uso delle risorse Pnrr del Piano scuola 4.0 che “avrebbero vincoli piuttosto stringenti in merito agli ambiti scolastici nel quale impiegare tali fondi”.

Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia, pone alla Regione diversi quesiti e chiede di conoscere “quanti percorsi didattici artistici, culturali, musicali, scientifici etc…sono stati approvati negli istituti scolastici della nostra regione con i fondi del Pnrr e quanti sono stati respinti”. La consigliera FdI, si rivolge alla giunta chiedendo “se intende porre in essere iniziative volte alla tutela e conservazione del patrimonio archivistico cartaceo ubicato negli istituti scolastici della nostra regione, al fine di non rischiare di dissipare o mandare in usura ciò che è memoria collettiva e storico-sociale identificativa, anche, delle varie epoche”. Infine, l’interrogazione vuole sapere “se i comprensori scolastici che hanno ottenuto i fondi del Pnrr hanno possibilità di diversificare l’impiego delle risorse, oppure, sussistono criteri talmente rigidi da vincolare l’impiego di tali risorse principalmente per l’utilizzo di strumenti didattici digitali” e anche se i progetti per avere i fondi Pnrr per la scuola “sono stati presentati agli organi competenti con le sinergie tra Comuni e istituti scolastici”.

Al Piano scuola 4.0 andranno 2,1 miliardi del Pnrr e l’obiettivo è quello di attuare la tassazione digitale di 100mila classi. Il Piano prevede vincoli di spesa per l’acquisti di dispositivi informatici, arredi, piccoli lavori di edilizia. “I vincoli di spesa – afferma Evangelisti – inducono i dirigenti scolastici a porre in essere progetti volti principalmente alla transizione digitale delle modalità di apprendimento durante la lezione, siccome la parte più ingente delle risorse deve essere allocata per l’acquisizione di strumenti digitali e per le attività afferenti ad illustrare il funzionamento di esse”.

La consigliera conclude ricordando che alcuni istituti hanno segnalato di non aver potuto finanziare percorsi indirizzo musicale o artistico proprio per il vincolo stringente che indica di usare i fondi per l’acquisti di dispositivi digitali. Allo stesso modo non va “trascurato e disperso il grande patrimonio archivistico cartaceo ubicato negli istituti scolastici che, specialmente, rappresenta e costituisce anche un valore storico simbolo di differenti epoche e generazioni”.

(Gianfranco Salvatori)

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