La situazione della ex Breda Menarini bus, storica azienda bolognese produttrice di autobus nel 2015 confluita, assieme alla ex Irisbus di Flumeri, in Industria italiana autobus (partecipata all’80% da Tevere spa e al 20% da Finmeccanica), è al centro di una risoluzione presentata in Regione da Stefano Caliandro, primo firmatario, e Barbara Lori, entrambi del Pd.
Nonostante l’assegnazione di diverse commesse per la realizzazione di autobus – scrivono i due consiglieri dem – Industria italiana autobus non ha ancora presentato le necessarie garanzie finanziarie per permettere la piena produzione nei propri stabilimenti in Italia, con ripercussioni sui lavoratori e con il rischio di tensioni dovute alla precarietà del piano industriale. Pertanto, la ex Breda Menarini bus, che conta 150 dipendenti, è in stallo produttivo, pur avendo ordini in portafoglio.
Da tempo la Regione – ricordano i due esponenti del Pd – è impegnata, insieme a sindacati e Città metropolitana di Bologna, per il rilancio della piena produzione di autobus nello stabilimento bolognese e la salvaguardia dell’occupazione, tanto che il 6 luglio l’Amministrazione regionale sarà al tavolo convocato dal ministero del Lavoro sulla vertenza ex Breda Menarini bus.
Da qui la richiesta di Caliandro e Lori alla Giunta regionale affinché “sia al più presto attuato il piano industriale per rilanciare Bologna come sito produttivo valorizzato e potenziato, attraverso, in primis, la tutela dei posti di lavoro e lo sviluppo delle professionalità presenti”. E, ancora, affinché “si dia sostegno alle ipotesi di investimento pubblico diretto da parte dello Stato, evocate dal ministro del Lavoro e dello sviluppo economico, promuovendo nel settore delle produzioni per il trasporto pubblico locale e la mobilità urbana forme di integrazione con il sistema della ricerca, dell’università e della formazione finalizzate all’impiego delle energie rinnovabili e dei carburanti alternativi, a cominciare dall’elettrico”.
(Luca Govoni)