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Evangelisti (Fdi): rimborsare tutte le aziende danneggiate nella sacca di Goro

Si chiede chiarezza sulle modalità con cui la Regione intende gestire i fondi statali

La Regione rimborsi tutti i danni all’acquicoltura e alla pesca nella sacca di Goro, in provincia di Ferrara.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (Fdi) che ricorda come nell’atto del Presidente della Regione “non risulta chiaro se le imbarcazioni destinate ad acquacoltura e i pali utilizzati per delimitare le concessioni di pesca/allevamento, rientrino tra i beni strumentali esclusi dal provvedimento di sostegno economico: in caso di esclusione di questi ultimo, il decreto in premessa estrometterebbe di fatto i Comuni di Goro e Codigoro dai beneficiari dei sostegni economici, colpendo le attività economiche principali che maggiormente hanno sofferto le calamità in argomento in termini di danni ingenti ai beni strumentali e lo stanziamento attualmente disposto dallo Stato menzionato in premessa è da intendersi rivolto a tutti i settori danneggiati dagli eventi calamitosi e pertanto deve includere anche quelli della pesca e dell’acquacoltura”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se tra i beni che, pur avendo subito ingenti danni, sono esclusi dal sostegno economico, risultino sia le imbarcazioni destinate ad acquacoltura che i pali utilizzati per delimitare le concessioni di pesca/allevamento e se occorra eventualmente giustificare l’entità del danno subito dai beni di cui al punto precedente, attraverso perizia asseverata da tecnico abilitato”.

Evangelisti ricorda come “In caso di attuale esclusione dal sostegno economico ai sensi del decreto in premessa, se ritenga urgente un ulteriore intervento integrativo che includa tra i beneficiari anche gli operatori nel settore acquacoltura e pesca di Goro e Comacchio che dimostrino di aver subito danni relativi ai beni strumentali citati in precedenza ovvero di qualsiasi natura”.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio

 

 

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