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Imprese Forlì. Allevamento avicolo a San Mauro Pascoli, Zamboni (EV): fare chiarezza su impatto del progetto

La consigliera ecologista rilancia l’allarme di un comitato di residenti sull’eventuale impatto dell’azienda e chiede alla Regione di prendere posizione

La Regione faccia chiarezza sul progetto di demolizione e ricostruzione di fabbricati destinati ad allevamento avicolo nel Comune di San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì-Cesena. A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Silvia Zamboni (Europa Verde), che ricorda come in risposta alle notizie diffuse sul progetto in questione è sorto nella zona il comitato di cittadini “Lasciateci respirare San Mauro Pascoli stop allevamenti intesivi”, che, come si deduce dal nome, è fortemente contrario all’impianto perché teme, come è successo in altre zone d’Italia, che possa innescare una serie di problemi: inquinamento atmosferico, odori nauseabondi, aumento esagerato di traffico veicolare (soprattutto camion) e la conseguente svalutazione degli immobili nelle zone adiacenti”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se siano state fornite risposte esaustive alle osservazioni sollevate dal comitato civico “Lasciateci respirare San Mauro Pascoli stop allevamenti intesivi”, e quale ne sia il contenuto; in particolare se l’impianto oggetto di questa interrogazione sorga su un’area in stato di abbandono da 30 anni o, al contrario, come sviluppo di un’attività in corso; quali siano le conclusioni a cui si è giunti nella seduta conclusiva della Conferenza di servizi svoltasi il 15 settembre 2020 e quale siano le ragioni per le quali non siano state ancora pubblicate nella sezione Valutazioni Ambientali del portale della Regione Emilia-Romagna; se corrisponda al vero che il Comune limitrofo di Bellaria-Igea Marina non sia stato invitato a partecipare a detta Conferenza, come asserito dal Sindaco Filippo Giorgetti sulla sua pagina Facebook, e più in generale, se condivida la necessità che i Comuni della nostra Regione possano stabilire il numero massimo di allevamenti e capi allevati che, sotto il profilo della sostenibilità ambientale, è possibile ospitare sul loro territorio, come auspicato dal responsabile dell’area emissioni e prevenzione dell’inquinamento atmosferico di Ispra”. Inoltre, Zamboni interroga la Giunta per sapere “se non ritenga opportuno che le politiche regionali vadano verso allevamenti di medio-piccole dimensioni, quindi più sostenibili per l’ambiente in cui insistono e sicuramente meglio tollerabili e dotati delle migliori tecniche disponibili oggi di riduzione degli inquinanti, al fine di raggiungere gli obiettivi attesi con il PAIR 2020 e in linea con le risorse aggiuntive che sono state messe a disposizione con il recente progetto di legge “Ulteriori iniziative urgenti nel settore agricolo e misure di semplificazione” relativamente alla Misura 4.1.04 “Investimenti per la riduzione di gas serra e ammoniaca””. “

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