Nella seduta odierna della commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, tecnici dell’assessorato alle Attività produttive hanno tenuto un’informativa in merito alla strategia e alle politiche della Regione per la promozione, la nascita e il consolidamento delle start up innovative.
Anzitutto, i tecnici hanno richiamato i criteri stabiliti dalla Regione per i bandi con cui vengono assegnati i contributi finanziari alle start up: il livello di innovatività e la sostenibilità del piano industriale dell’impresa richiedente. Tali criteri determinano una selettività elevata, tanto che le start up che accedono ai finanziamenti regionali sono il 30% di quelle che partecipano ai bandi. La Regione – hanno ricordato – ha di recente finanziato 13 progetti di incubazione d’impresa e tramite il proprio portale dedicato alle start up tiene monitorata la rete regionale di queste realtà. ‘Emilia-Romagna start up’, infatti, è il portale di riferimento per questa tipologia di impresa e per l’ecosistema che vi ruota intorno e contiene tutte le informazioni utili, a partire dai servizi forniti (orientamento, finanziamenti, digitalizzazione, partecipazione ai bandi, etc). Infine, sul portale della Regione sono presenti 440 start up innovative, mentre in regione, stando al sito del ministero dell’Economia e finanze, ce ne sono oltre 700.
Gabriele Delmonte (Ln), nel valutare positivamente la funzione e l’attività del portale della Regione, ha chiesto delucidazioni in merito all’imminente fusione tra Ervet e Aster, preoccupato che l’operazione possa svilire la presenza e l’attività capillare sul territorio di quest’ultimo a favore delle start up. Ha poi richiamato l’attenzione della Regione sulla mancanza di soggetti istituzionali in grado di garantire un collegamento virtuoso tra start up e privati interessati a investirvi (venture capital).
I tecnici hanno sottolineato come fra le attività di Aster ci sia proprio quella di fare da ponte tra start up innovative e investitori privati e che fra i servizi forniti dalla Regione al sistema delle start up ci sia anche quello di supporto al crowdfunding (finanziamento collettivo).
(Luca Govoni)