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IMPRESE. “INVASIONE” PIASTRELLE CINESI SOTTOCOSTO EVITATA CON DAZI UE, FOTI (FDI-AN): REGIONE SOLLECITI IL GOVERNO PER NUOVA PROROGA LIMITAZIONI

In una interpellanza alla Giunta, il consigliere afferma che “dazi e attività di vigilanza hanno dato ottimi frutti”, visto che “le importazioni cinesi in Europa sono calate di circa l’80%”, ma i dazi introdotti nel 2011 scadranno nel mese di settembre del 2016 e, da quel momento, “se la UE non rinnoverà le procedure anti-dumping, si avrà una nuova invasione di ceramiche cinesi sottocosto”

Nel 2010 il consumo comunitario di piastrelle di ceramica risultava pari a 970 milioni di metri quadrati e le importazioni cinesi avevano raggiunto i 63,8 milioni di metri quadrati, con una quota sul consumo di oltre il 6,5%, in forte crescita nonostante la crisi.

Lo segnala il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An) in una interpellanza rivolta alla Giunta regionale, dove ricorda che il 15 settembre 2011 il Consiglio Europeo istituì, con il regolamento di esecuzione (UE) n. 917/2011, dazi antidumping sulle importazioni di piastrelle di ceramica della Repubblica popolare cinese, in modo da “ristabilire un livello leale di confronto, tale da permettere ai produttori comunitari di piastrelle di ceramica di continuare a essere competitivi in Europa, come sui mercati esteri”.

Dopodichè, scrive il consigliere, si avviò “la fase di assicurare la piena efficacia delle misure da attuarsi attraverso un’attenta vigilanza dei flussi di importazione, in modo da scongiurare azioni e pratiche illegali finalizzate a eludere i dazi antidumping”.

“Dazi e attività di vigilanza hanno dato ottimi frutti”, riferisce Foti, visto che “le importazioni cinesi in Europa sono calate di circa l’80%, passando da circa 65 milioni di metri quadrati (dei quali 20 milioni in Italia) agli attuali 15 milioni”. “Appare quindi evidente- aggiunge- che, senza i dazi, la quantità di importazioni di piastrelle di ceramica cinesi sarebbe aumentata sicuramente in maniera consistente”.

Tuttavia, afferma il consigliere, il regolamento di esecuzione (UE) n. 2015/409 della Commissione dell’11 marzo 2015 avrebbe modificato il precedente regolamento di esecuzione (UE) n. 917/2011 del Consiglio, cosicché il dazio applicato a un gruppo di esportatori cinesi sarebbe sceso al 13,9 %.

Visto che i dazi introdotti nel 2011 scadranno nel mese di settembre del 2016 e, da quel momento, se l’Unione europea non rinnoverà le procedure anti-dumping, si avrà una nuova invasione di ceramiche cinesi sottocosto, Foti chiede alla Giunta di assumere iniziative anche nei confronti del Governo per ottenere una nuova proroga dei dazi.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

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