Imprese lavoro e turismo

Le imprese approvano il pacchetto da 3,6 miliardi di euro per ricerca e sviluppo

Roberta Mori (Pd): vogliamo coniugare sviluppo e giustizia sociale. Pietro Mambriani (Confindustria): si tratta di programmi positivi, servono risposte al tema dell’accesso al credito. Francesco Zannoni (Confcooperative): si opera nella giusta direzione, importante valorizzare il mondo dei servizi

Disco verde da parte della associazioni di categoria al “pacchetto imprese 2023-2025”, lo stanziamento di risorse europee e regionali pari a 3,6 miliardi di euro destinato alle imprese e alla ricerca che comprende fondi provenienti dal Pnrr e da fondi europei (fra cui anche il Fser e il Fse+). È quanto è emerso nel corso dell’udienza conoscitiva svolta oggi dalla commissione Politiche economiche presieduta da Manuela Rontini.

“Si tratta di un programma frutto del confronto costante con le parti sociali, a partire da chi ha firmato il Patto per il Lavoro e per il Clima. La nostra stella polare è contribuire a uno sviluppo sostenibile: gli interventi sono raggruppati in 12 aree di azione ed è finanziato con i fondi europei. Il nostro obiettivo è coniugare sviluppo e giustizia sociale”, spiega la relatrice di maggioranza Roberta Mori (Pd), che ricorda come “vogliamo sostenere lo sviluppo delle imprese e delle filiere e mantenere alti i livelli di imprenditorialità, accrescere l’export e l’attrattività internazionale del territorio, rafforzare l’ecosistema della ricerca e dell’Innovazione: le parole d’ordine sono sviluppo sostenibile e digitalizzazione: due fondamenti promossi anche dai piani europei su cui si basano in modo trasversale tutti i bandi a disposizione di imprese e soggetti pubblici”.

Per Pietro Mambriani (Confindustria) “i programmi proposti sono positivi: le imprese sono molto sensibili sui temi della transizione ecologica e la Regione ha affrontato il tema in modo molto positivo. In questi programmi, bisogna essere molto attenti alla rendicontazione. Condividiamo in generale tutti i contenuti del programma e pensiamo che si debba lavorare per rendere sempre più dinamico il sistema produttivo. Dobbiamo aumentare le possibilità di accesso al credito per le imprese, specie in questo periodo di rialzo dei tassi di interesse”.

Parere positivo ai programmi è stato espresso anche da Marcello Balzani e Sauro Vicini che hanno ricordato come si sia di fronte a un cambiamento epocale per le imprese e per lo sviluppo, uno scenario rispetto al quale serve un impegno comune come dimostrano i due programmi proposti dalla giunta, soprattutto per quanto riguarda il rapporto con i mercati esteri.

“È molto positivo che la Regione abbia agito per portare risorse europee all’interno del nostro sistema produttivo e ne abbia anche aggiunte di proprie”, spiega Francesco Zannoni (Confcooperative) che ha invitato a valorizzare anche il sistema dei servizi all’interno del mondo delle imprese.

Dal canto suo l’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla si è detto soddisfatto per le parole di Mori e dei rappresentanti delle parti sociali, sottolineando come il programma triennale in discussione chiuda un cerchio dell’attività della Regione a sostegno dello sviluppo e della coesione sociale.

(Luca Molinari)

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