Imprese lavoro e turismo

Lega: favorire la filiera del “riuso” di oggetti e manufatti

Lo chiede un’interrogazione a prima firma Fabio Bergamini

Favorire il “remanufacturing”, ovvero il riuso di oggetti e manufatti.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma di Fabio Bergamini (primo firmatario), Massimiliano Pompignoli, Emiliano Occhi, Stefano Bargi, Fabio Rainieri, Michele Facci, Gabriele Delmonte, Matteo Rancan, Maura Catellani, Andrea Liverani e Matteo Montevecchi.

“Nonostante il mercato degli oggetti rigenerati sia ancora relativamente giovane”, spiegano i leghisti “le mutate condizioni socioeconomiche derivanti dalla crescita inflazionistica potrebbero avere un effetto sulla spinta al consumo più consapevole: quello che verrebbe a mancare, secondo lo studio “Rigenerazione e riuso: il migliore rifiuto è quello non prodotto”, sono adeguati incentivi mirati alla creazione di vere filiere organizzate ai fini del riuso, le cui attività fino a questo momento sembrano affidate alla libera iniziativa dei vari attori sociali del sistema”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quale sia attualmente lo stato dell’arte a proposito del “’remanufacturing’ quale elemento in grado di sostenere la causa del riuso di manufatti rigenerati, prevenendo la produzione di rifiuti, e se non si ritenga utile avviare nuove politiche rivolte ai processi di integrazione, a vario livello, fra i soggetti coinvolti nella filiera della “rigenerazione” delle tecnologie e del riuso per favorire la crescita di un segmento economico che indica una certa vitalità e un elevato tasso di innovazione, oltreché margini per la creazione di nuovi posti di lavoro. Infine, se non si ritenga strategico, per il raggiungimento degli obiettivi previsti in fatto di economia circolare, prevedere incentivi economici e sgravi fiscali per sviluppare il settore del ‘remanufacturing'”.

(Luca Molinari)

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