Sensibilizzare il governo affinché adotti ulteriori misure economiche per calmierare l’aumento delle bollette di gas ed elettricità e a chiedere al governo e al Parlamento di introdurre misure strutturali per ridurre le criticità del nostro sistema energetico.
E’ quanto chiede la Lega in una risoluzione a firma dei consiglieri Emiliano Occhi (primo firmatario), Simone Pelloni, Maura Catellani, Andrea Liverani, Matteo Rancan, Massimiliano Pompignoli, Matteo Montevecchi, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Valentina Stragliati, Fabio Rainieri, Daniele Marchetti e Fabio Bergamini.
I leghisti ricordano come “l’elevato costo di luce e gas, avente caratteristiche strutturali, sarà l’emergenza nazionale dei prossimi mesi. Troppe attività hanno subìto danni per la crisi Covid con tutte le sue conseguenze e ora il caro energia rischia di essere il colpo di grazia. Tali aumenti sono tanto più inammissibili alla luce dell’aumento della povertà e delle crescenti difficoltà di fasce sempre più ampie della popolazione a causa della pandemia. I consumi reali sono rimasti costanti ma l’incremento dei costi provoca inevitabilmente l’inasprimento del prezzo dei prodotti finali con ricadute sulle famiglie già alle prese con la stangata energetica per luce e gas a casa”.
Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta su una dettagliata serie di attività: sensibilizzare il governo a intervenire per mettere in campo, anche mediante uno scostamento di bilancio, ulteriori misure economiche per calmierare l’aumento delle bollette di gas ed elettricità, fra le quali, lo spostamento strutturale a regime di una parte degli oneri di sistema elettrici nella fiscalità generale, a partire dalla componente relativa al bonus sociale; la riduzione al 5% dell’IVA anche per il gas per autotrazione al pari di quanto fatto per il gas per usi civili e industriali, nonché l’introduzione dell’IVA agevolata anche per le bollette dell’energia elettrica; chiedere a governo e Parlamento di intervenire per introdurre misure strutturali per ridurre le criticità del nostro sistema energetico, fra le quali l’aumento dell’estrazione di gas dai giacimenti nazionali, al fine di ridurre l’elevata dipendenza energetica dall’estero del nostro paese (e dalla Russia in particolare) che per il gas è oggi al 95%; l’aumento dell’efficacia del servizio di interrompibilità dei consumi di gas; chiedere al governo di intervenire in sede europea affinché la Commissione UE possa rivedere la decisione di cancellare il progetto di raddoppio del TAP (Trans-Adriatic Pipeline – Gasdotto Trans-Adriatico), opera strategica per potenziare la diversificazione degli approvvigionamenti del gas in Italia e in Europa.
(Luca Molinari)