La Regione modifichi l’ultima ordinanza regionale antiCoronavirus “per correggere le proprie errate disposizioni interpretative del Dpcm 3 novembre 2020, nella parte in cui non consentono agli esercizi di ristorazione differenti dalle mense, ma titolari di convenzione, di effettuare servizio all’interno dei propri locali per le aziende clienti”. A chiederlo è un’interrogazione della Lega, con primo firmatario il consigliere Michele Facci. “La Regione Emilia-Romagna, quindi, nell’interpretare la disposizione del Dpcm del 3 novembre in senso contrario alla volontà ed alle intenzioni del Governo, ha di fatto introdotto una indebita disparità di trattamento all’interno della categoria dei ristoratori, alterando l’equilibrio nella concorrenza tra imprenditori, violando pertanto il principio di buon andamento e imparzialità nella Pubblica a amministrazione, costituzionalmente garantito, e contribuendo inoltre ad aggravare le conseguenze economiche già negative per il settore della ristorazione”, spiegano gli esponenti del Carroccio che, a sostegno delle loro tesi, citano un parere in tal senso del Prefetto di Pordenone. Da qui l’atto ispettivo per chiedere all’esecutivo regionale “se non ritenga ingiusto, quando non illegittimo, creare una disparità di trattamento tra imprese che esercitano attività di ristorazione, organizzate esternamente ad aziende o uffici, con servizio di mensa in forza di convenzioni per il personale dipendente, e analoghe attività di ristoro, con codice Ateco differente, ma anch’esse titolari di convenzioni aziendali, che secondo le disposizioni regionali non possono svolgere attività di somministrazione se non con la formula dell’asporto; se tale provvedimento sia stato assunto previa consultazione con l’Ufficio territoriale del Governo, ovvero se sia stato frutto di una propria unilaterale valutazione e, in ogni caso, di intervenire con urgenza per correggere le proprie errate disposizioni interpretative del Dpcm del 3 novembre 2020, nella parte in cui non consentono agli esercizi di ristorazione differenti dalle mense, ma titolari di convenzione, di effettuare servizio all’interno dei propri locali per le aziende clienti, così come precisato, tra gli altri, dalla Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Pordenone”. L’interrogazione è sottoscritta anche dai consiglieri Matteo Rancan e Stefano Bargi.
23 Novembre 2020
Imprese. Lega: stop a discriminazioni nel settore della ristorazione
Alla luce di un parere della Prefettura di Pordenone, il Carroccio invita la Giunta a cambiare l’ultima ordinanza regionale antiCoronavirus che risulterebbe più restrittiva di quanto previsto dalle norme del governo
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23 Novembre 2020