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Mastacchi (Rete civica): Sacca di Goro, mancati versamenti di una coop per 1,5 milioni

“Accertamenti della Guardia di finanza sui canoni demaniali dovuti che non sarebbero più agevolati, ma ordinari. Il danno provocato tra il 2012 e 2019 e la giunta avrebbe già avviato un procedimento amministrativo”

La Regione spieghi se vi sono mancati versamenti, come canoni demaniali alla Regione Emilia-Romagna, per lo sfruttamento nella “Sacca di Goro” di un’area destinata all’acquacoltura, accertati dalla Guardia di finanza in 1,5 milioni di euro.

È l’interrogazione presentata da Marco Mastacchi, capogruppo di Rete civica, in cui chiede una verifica “dei dati inerenti la raccolta dei prodotti e il numero degli addetti nonché, visto i canoni agevolati di cui godono le cooperative, a una verifica del rapporto della vendita dei prodotti della pesca ottenuti con i conferimenti dei soci, rispetto al prodotto complessivamente commercializzato, e l’esito dei controlli per ogni cooperativa”. Inoltre, il consigliere vuole sapere “quali capacità di allevamento siano state riscontrate nelle diverse aree a seguito dei controlli effettuati in base ai dati annuali in possesso della Regione”. Il secondo quesito considera che, scrive Mastacchi, “nella Sacca di Goro a ogni operatore/pescatore viene assegnata, come limite massimo, un’area definita su cui poter lavorare che è di mq. 8.000 per addetto nella generalità della Sacca, di 4.000 mq per addetto se operanti lungo le zone dette “Dighe” in Comacchio o di 2.600 mq se la concessione è in zona Bassona”.

Nell’atto costitutivo e nello statuto della cooperativa di Goro, il canone non sarebbe più agevolato (avrebbe dovuto svolgere attività prevalente a favore dei soci) ma ordinario e il mancato versamento avrebbe prodotto un “danno erariale che arriva a circa 1,5 mln di euro per il periodo 2012-2019”. In sette anni, la cooperativa avrebbe messo sul mercato il 5% dei militi dei soci e il 95% di prodotto preveniente da una società friulana.

Inoltre, ricorda Mastacchi, le Fiamme gialle hanno inviato due segnalazioni (alla Corte dei conti e alla Regione). La Regione “ha avviato un procedimento amministrativo finalizzato al recupero dei canoni effettivamente dovuti dalla cooperativa per l’utilizzo dello specchio acqueo demaniale assegnato?”.

(Gianfranco Salvatori)

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